UE: nuove regole per la concorrenza nel broadband

La Commissione Europea stabilisce che siano le Autorità nazionali a vigilare sull'apertura del mercato della banda larga.
La Commissione Europea stabilisce che siano le Autorità nazionali a vigilare sull'apertura del mercato della banda larga.

La rottura del monopolio nel campo della banda larga. Sembra essere questo il principale intento delle nuove regole varate dalla Commissione Europea che assegnano alle singole Autorità nazionali il compito di verificare la libertà di concorrenza nel settore delle telecomunicazioni e in particolare nel campo della banda larga.

Le Autorità per la concorrenza ed il mercato avranno quindi il dovere di analizzare il mercato della banda larga e di altri 17 settori per stabilire se vi sia sufficiente concorrenza o se invece i cosiddetti operatori con significativo potere di mercato (gli ex monopolisti) impediscano l’accesso di nuovi soggetti. Le Autorità avranno la libertà di suddividere le proprie indagini anche su base regionale, per tenere conto dei differenti gradi di sviluppo all’interno di un singolo paese.

Esprime soddisfazione per la mossa della Commissione Europea Renato Soru, fondatore di Tiscali: «questo regolamento dimostra che i principi della competizione e lo sviluppo di un mercato unico europeo sono stati considerati più importanti degli interessi dei singoli operatori locali», afferma Soru in una nota, auspicando che ciò contribuisca al «decollo dell’internet ad alta velocità in Europa»

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