PC, doppio sconto per chi acquista con l'azienda

Approfittare degli sconti riservati ai quantitativi aziendali, ed in più vedere depennata l'Iva: questa la proposta del ministro Stanca per permettere a tutti di poter accedere ad un pc a costi limitati. Continua la politica degli incentivi.
Approfittare degli sconti riservati ai quantitativi aziendali, ed in più vedere depennata l'Iva: questa la proposta del ministro Stanca per permettere a tutti di poter accedere ad un pc a costi limitati. Continua la politica degli incentivi.

Trasformare l’Iva da un fastidioso costo ulteriore ad un benvenuto sconto ulteriore: questo l’obiettivo del ministro Stanca il quale, con l’ennesimo incentivo, intende favorire la diffusione dei pc nell’ambito dell’utenza home: dagli ultimi dati emersi l’Italia risulta ancora fortemente svantaggiata, con una penetrazione molto limitata dell’informatica nella quotidianità.

La proposta è concreta: permettere ai singoli di acquisire un computer accorpando il proprio ordinativo a quello dell’azienda in cui si lavora, usufruendo così sia degli sconti aziendali, sia di un condono sull’Iva dell’acquisto. Alcuni problemi permangono a livello tecnico, ma il ministro chiude con una promessa: «”Questa agevolazione la sto proponendo da due anni; sono sicuro che potra’ partire dal 2005. L’unico problema e’ come neutralizzare, per il singolo lavoratore, l’Iva pagata dall’azienda al momento dell’acquisto: si tratta di un problema tecnico che stiamo cercando di risolvere».

Il finanziamento non giunge da solo, ma si aggiunge alle proroghe che sono in programmazione sugli incentivi attualmente attivi. Tra gli altri è in progetto un’ulteriore rilancio di “Vola con Internet“, grazie al quale i minori di sedici anni potranno entrare in possesso di un pc usufruendo degli incentivi statali.

La politica del ministero per l’Innovazione e le Tecnologie è condivisa e promossa anche da istituzioni quali Bankitalia. Si fa portavoce del tutto il governatore Fazio, con Stanca che ringrazia sottolineando la ferma speranza che «nella cultura imprenditoriale italiana, alla tradizionale forte conoscenza degli aspetti di business, si associ quella di una cultura orientata alle tecnologie per comprenderne le opportunità e le prospettive ai fini di una maggiore efficienza e competitività del nostro Sistema Paese».

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