Una falla per tutti e importante patch per Linux

Una falla in grado di permettere ad un malintenzionato di sostituire una propria pagina ad un sito altrui ha coinvolto tutti i maggiori browser in circolazione. Il pericolo phishing verrà ovviato solo con la distribuzione delle varie patch.
Una falla in grado di permettere ad un malintenzionato di sostituire una propria pagina ad un sito altrui ha coinvolto tutti i maggiori browser in circolazione. Il pericolo phishing verrà ovviato solo con la distribuzione delle varie patch.

Una falla estremamente democratica ha messo tutti daccordo colpendo uno per uno tutti i maggiori browser presenti sul mercato. Internet Explorer (ivi compreso XP SP2), Mozilla/Firefox (la prima vera falla di un certo rilievo per il neonato browser Firefox 1.0), Opera, Konqueror, Safari, Netscape: per tutti il pericolo si nasconde dietro la parola “phishing”. Secunia etichetta come la falla come “moderatamente grave”.

Il problema sorge tramite l’apertura di una pop-up: cliccando su un apposito link è possibile far aprire una finestra a tutto schermo che, posizionandosi al di sopra del sito a cui il link fa riferimento, può simulare il sito principale ponendo in atto una pericolosa trappola per l’ignaro utente. Secunia offre del tutto un esempio molto chiaro: cliccando sul link proposto si apre una pagina Secunia che sostituisce la sottostante pagina Citybank (sito usato nell’esempio): se tale exploit venisse messo in atto da malintenzionati il pericolo phishing sarebbe concreto.

Nel contempo in casa Linux è tempo di patch. Una falla estremamente grave è stata infatti rilevata all’interno della libreria imlib (punto focale per l’interpretazione delle immagini da parte della piattaforma open source), ove un rischio overflow minava la sicurezza del sistema. I vendor Linux Novell e Gentoo hanno immediatamente predisposto una patch correttiva.

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