Il Governo scende in campo contro la pirateria

Con uno spot contro la pirateria il Governo si fa primo attore nella battaglia per la difesa del diritto d'autore e contro lo smercio della musica illegale. L'iniziativa raccoglie l'applauso di agenzie quali BSA, FAPAV e FPM.
Con uno spot contro la pirateria il Governo si fa primo attore nella battaglia per la difesa del diritto d'autore e contro lo smercio della musica illegale. L'iniziativa raccoglie l'applauso di agenzie quali BSA, FAPAV e FPM.

La scintilla ad una nuova iniziativa contro la pirateria arriva dal Governo, direttamente in campo con uno spot per sensibilizzare l’utenza al problema. Secondo Norberto Didier, vicepresidente Business Software Alliance Italia, va innanzitutto sradicata l’idea secondo cui la pirateria sia «un fatto “normale” o un “peccato veniale”, come ancor oggi troppo sovente accade».

«L’iniziativa raccoglie il plauso unanime delle associazioni di categoria dei titolari di diritti d’autore sulle opere dell’ingegno: BSA (Business Software Alliance, associazione dei produttori di programmi informatici), FAPAV (Federazione Anti Pirateria AudioVisiva) e FPM (Federazione Anti Pirateria Musicale) hanno espresso il proprio apprezzamento al Sottosegretario Paolo Bonaiuti e al Professor Mauro Masi per l’importante contributo che una campagna mediatica di taglio “educational” e siglata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri porta alla causa della salvaguardia del settore creativo».

Il tutto va interpretato nell’ottica di un contesto in cui la legge Urbani per la tutela del copyright è ferma in attesa di un accordo circa le misure da adottare a livello legislativo. Secondo Didier «La nuova campagna di comunicazione è un evidente esempio dell’impegno delle Istituzioni per la creazione di un ambiente digitale più sicuro e legale».

Nel frattempo, con il Festival di SanRemo alle porte aumenta la pressione degli apparati anti-pirateria sul mercato della musica illegale: un apposito organismo di vigilanza è già stato predisposto dalle forze dell’ordine «al fine di contrastare ogni possibile iniziativa in materia di contraffazione, pirateria audio-video ed abusivismo commerciale».

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