(Windows XP - Media Player) = Windows XP edition N

Il braccio di ferro tra Microsoft e Commissione Europea si è risolto con un accordo sul nuovo nome che dovrà avere il nuovo Windows XP: l'aggiunta di "edition N" ha permesso la collaborazione tra le parti, ma alcuni punti restano insoluti
Il braccio di ferro tra Microsoft e Commissione Europea si è risolto con un accordo sul nuovo nome che dovrà avere il nuovo Windows XP: l'aggiunta di "edition N" ha permesso la collaborazione tra le parti, ma alcuni punti restano insoluti

Il tira-e-molla tra Microsoft e Commissione Europea si è finalmente esaurito e si è giunti così ad un compromesso in grado di dirimere la vicenda formalizzando un accordo tra le parti: il nuovo Windows XP privo di Media Player si chiamerà Windows XP edition N.

Al nome definitivo si è giunti solo dopo un braccio di ferro fatto di dinieghi e minacce: al decimo approccio l’accordo ha ufficializzato che “edition N” significa «not with media player». Microsoft si prepara ora a commercializzare la nuova versione del proprio sistema operativo (sia in versione “home” che in versione “professional”), e così facendo viene assolta un’altra delle richieste dell’UE in seguito alla famosa crociata intrapresa dall’allora presidente della Commissione Mario Monti.

Inizialmente una multa storica (497.2 milioni di euro) fu comminata e quasi immediatamente pagata dal gruppo di Redmond al fine di evitare l’assommarsi degli interessi durante il processo. Altre richieste rimangono a tutt’oggi non assolte e da più parti si stigmatizza un comportamento Microsoft ancora e sempre votato all’impedimento dell’interoperabilità ed all’uso di pratiche ostruzionistiche volte a sfruttare fino in fondo la situazione di quasi-monopolio detenuta nel proprio settore.

L’accordo finale ha il sapore della collaborazione. In precedenza infatti Microsoft aveva proposto tutti nomi tali da offrire accezione negativa al prodotto “ridotto”: l’uso di terminologie quali “reduced”, “cut-down” o “broken” non era stato però accettato dall’UE perchè il nome avrebbe spinto l’utenza ad evitare il prodotto optando piuttosto per la versione normale dotata di Media Player. Per questo è facile supporre che Microsoft non abbia accolto di buona lena il nuovo nome (sicuramente più obiettivo e distaccato, descrittivo senza giudizio), ma l’atteggiamento collaborativo offerto potrebbe eventualmente aiutare il gruppo di Bill Gates nelle prossime battaglie che vedranno l’UE pretendere l’assolvimento delle ultime disposizioni rimaste disattese.

Aggiornamento:
«L’analisi del test di mercato non è ancora completata. Non posso entrare nei dettagli»: con questa breve dichiarazione un portavoce della Commissione Europea si è svincolato dalla richiesta di ufficializzare l’avvenuto accordo tra Microsoft e UE.

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