Benvenuto Google Print (e addio PageRank?)

Google Print ha iniziato a funzionare già nel weekend, dopo le polemiche che avevano anticipato l'uscita del servizio. Nel contempo è misteriosamente scomparsa l'indicazione del PageRank: è in arrivo il TrustRank? Per ora sono solo ipotesi
Google Print ha iniziato a funzionare già nel weekend, dopo le polemiche che avevano anticipato l'uscita del servizio. Nel contempo è misteriosamente scomparsa l'indicazione del PageRank: è in arrivo il TrustRank? Per ora sono solo ipotesi

Sono ore di cambiamento in casa Google. Nessun annuncio specifico anima al momento il blog del gruppo, ma vari piccoli indizi lasciano emergere uno status di lavori in corso che aprono le ipotesi a cambiamenti già largamente annunciati.

Innanzitutto v’è l’introduzione del contestato Google Print, ovvero la sezione del motore che mette a disposizione contenuti provenienti dal mondo editoriale su carta stampata. Un esempio è il modo più utile per carpire le potenzialità del servizio. Cercando la parola “HTML” tramite l’apposita homepage Google Print si sono ottenuti 297.000 risultati. Il primo di essi è “JavaScriptThe Definitive Guide, 4th Edition” di David Flanagan, del quale viene proposta anche una piccola immagine relativa alla copertina. Cliccando sul titolo è possibile prendere visione di alcune delle 274 pagine del libro, mentre un apposito menu guida alla consultazione dell’indice, delle informazioni relative al copyright, il codice ISBN ed altro ancora. Soprattutto, è possibile operare ricerche all’interno del libro con un conseguente accesso non sequenziale ai contenuti (dunque una tutela per i diritti d’autore che sposa le necessità di informazioni dell’utente Google).

Su ogni pagina è riportata la dicitura «Copyrighted Material» ed il tasto destro del mouse è disabilitato. Google mette altresì a disposizione un apposito menu che indica ove è possibile acquistare online il libro (nel caso specifico vengono citati O’Reilly, Amazon, Barnes&Noble, Booksense e Froogle).

Un ulteriore importante cambiamento concerne il noto PageRank. Da tempo si discute circa la possibilità che Google possa convertire la base del proprio indice con un nuovo elemento di nuova e diversa natura. L’ipotesi è emersa in relazione ad un brevetto con il quale Google si assicura il concetto del non meglio definito TrustRank. Nelle ultime ore l’indicazione del PageRank sulla Google Toolbar risulta disabilitata, e prima degli altri risultano essere stati esclusi dal ranking le cosiddette directory (ad esempio la nota Dmoz). All’attesa si aggiunge anche una certa difficoltà all’accesso di alcuni server del gruppo (segnalata da Webpronews ed attualmente risolta). Si moltiplicano le discussioni circa la barra grigia del PageRank, ed il silenzio operato da Google sembra essere la conferma del fatto che qualcosa sta per essere modificato. TrustRank o non TrustRank.

Aggiornamento
Il PageRank è tornato all’attività normale. Non risulta esserci stato alcun passaggio al TrustRank e le disfunzioni risultano essere figlie di un semplice upgrade delle infrastrutture tecniche a disposizione di Google. La barra grigia è tornata ad essere verde, per il TrustRank si rinvia alla prossima puntata.

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