Telecom promette il WiBro, cellulare a 20 megabit

La nuova sigla che sgorga dalle promesse di Telecom Italia è il WiBro, ovvero il broadband tramite telefono cellulare. Il tutto nasce da un accordo con Samsung, da una sperimentazione che prenderà il via con Torino 2006 e con una promessa da 20 megabit
La nuova sigla che sgorga dalle promesse di Telecom Italia è il WiBro, ovvero il broadband tramite telefono cellulare. Il tutto nasce da un accordo con Samsung, da una sperimentazione che prenderà il via con Torino 2006 e con una promessa da 20 megabit

Torino 2006 sarà l’occasione per mostrare al mondo la nuova generazione WiBro della telefonia cellulare. Protagonisti dell’evento Telecom Italia e Samsung, il cui accordo in merito prevede anche che una delegazione Samsung si presenti a Torino ad inizio 2006 per offrire maggior lustro alla sperimentazione annunciata.

Il tutto consiste in un telefonino in grado di navigare in broadband, e per broadband si intende 20 megabit. Il telefonino diventerebbe in questo caso uno strumento in grado di fornire accesso ad una molteplicità di servizi fino ad oggi neppure ipotizzabili. Ma l’aspetto più interessante della vicenda traspare dalle parole dell’amministratore delegato Telecom Italia, intervistato da Giuseppe Turani per La Repubblica. Egli infatti configura una rete italiana basata sul WiMax ed interamente in grado di offrire performance da 20 megabit, sia via cavo che tramite tecnologia senza cavo: «Io penso che alla fine, per i telefonini, la banda che si sceglierà sarà quella di 2030 mega bit. Una banda più che sufficiente per qualsiasi uso. Pensi che adesso con l’Umts si arriva poco sopra i 300 k e che, anche con le modifiche che partiranno da gennaio, si andrà poco sopra una banda di 1 mega bit. In pratica, rispetto a oggi, si andrà a moltiplicare la banda dei telefonini di circa 5060 volte. A quel punto vedere un film sul telefonino sarà quasi meglio che vederlo a casa e scaricare un video, una canzone sarà questione di una frazione di secondo. Chi lo vorrà potrà scaricare dalla rete interi CdRom del cantante preferito nel tempo necessario per ordinare un caffè».

L’annuncio apre inoltre ad ampie variazioni di mercato sia per quanto concernente la rete, sia per quanto riguarda la telefonia mobile: «Il Wibro, a differenza dei cellulari di oggi, usa il protocollo IP, lo stesso di Internet. E quindi, finalmente, avremo tutto sulla stessa piattaforma: a casa, in ufficio, sui telefonini. […] Insomma, cambierà tutto. Nel giro di un paio d’anni. Il tempo necessario per costruire la rete Wibro». In tal senso Telecom Italia delega gli eventuali usi possibili alla fantasia di terzi (o piuttosto alla già esistente piattaforma Alice), promettendo semplicemente di volersi occupare della costruzione della rete.

Leggendo non troppo difficoltosamente tra le righe, Telecom Italia lascia quindi intendere il fatto che entro 2 anni coprirà l’Italia con una nuova rete WiMax per supportare la nuova generazione di telefonini. Solo un aspetto rimane in tal senso disatteso: la copertura. Ad oggi infatti la cosiddetta “banda larga” ancora è disponibile solo a macchia di leopardo e varie zone rischiano dunque di saltare a piè pari il capitolo ADSL 4 megabit senza sapere se, come e quando verrà aperto il capitolo successivo. La sperimentazione avrà ovvi effetti positivi sull’immagine Telecom in occasione di Torino 2006, ma le parole di Ruggiero avranno per Telecom Italia l’indesiderato effetto collaterale di rilanciare il dibattito in materia.

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