Tanti auguri, iPod

L'iPod ha compiuto 5 anni. Il player Apple è ormai un'icona generazionale, ha sostituito il brand Walkman nell'immaginario collettivo ed ha ottenuto tutto ciò cavalcando la lotta alla pirateria ed il vento di cambiamento del settore. Concorrenza spiazzata
L'iPod ha compiuto 5 anni. Il player Apple è ormai un'icona generazionale, ha sostituito il brand Walkman nell'immaginario collettivo ed ha ottenuto tutto ciò cavalcando la lotta alla pirateria ed il vento di cambiamento del settore. Concorrenza spiazzata

L’iPod ha compiuto 5 anni. È è un player maturo, ormai, ed a partecipare al suo compleanno si fa la fila tra i giornali che si occupano di ICT e non solo. Allora Steve Jobs spiegò che aveva intenzione di rivoluzionare il modo con cui si ascolta la musica, ma non si rendeva probabilmente conto che il successo sarebbe andato oltre, fino a portare Apple a livelli mai raggiunti prima, fino a trasformare quel piccolo lettore in un vero e proprio simbolo generazionale.

L’iPod ha compiuto 5 anni. Oggi è cosa comune vedere le cuffiette bianche nelle orecchie dei calciatori dopo le partite, è cosa comune vedere il player in mano a gente che cammina per la strada, è cosa comune pensare all’iPod nel momento in cui c’è un regalo da fare ad un amico. Ma in quell’Ottobre 2001, quando erano gli aerei sulle torri gemelle ad occupare l’intero immaginario collettivo, non era così tanto ovvio tutto ciò. Non sbaglia chi accosta il player Apple al Walkman della Sony: la valenza simbolica che il “mangiacassette” portatile rappresentò un ventennio fa, oggi è identificata nell’icona Apple. Lo sa bene la concorrenza, che in 5 anni di tentativi non ha saputo minimamente scalfire l’aura che protegge a tutt’oggi il piccolo dispositivo che, di per sè, voleva solo rivoluzionare il mondo della musica trascinandolo a forza nella dimensione digitale e sul mercato online.

iPod Red, ultimo nato in casa Apple

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L’iPod ha compiuto 5 anni. Ne pagano dazio Creative, Sony, Napster e tutti coloro i quali hanno dovuto subirne l’ondata. Dopo 5 anni Microsoft non ci sta e si appresta a lanciare Zune, il nemico che potrebbe/dovrebbe quantomeno placare l’inarrestabile crescita dell’offerta di Cupertino. Dopo 5 anni Microsoft ha capito che l’iPod non è solo un player e che da quelle cuffiette bianche stava per nascere qualcosa di molto più pericoloso. Zune è pronto per il mercato, promette wireless e community, intende occupare gli scaffali a Natale e su di esso il gruppo di Redmond ha riposto ogni fiducia residua. O la va o la spacca, come si suol dire.

L’iPod ha compiuto 5 anni. Lo festeggia Apple, che sull’onda di nuovi dati positivi dalla trimestrale ha portato il proprio titolo alle stelle ed il player ha trainato al successo anche quella linea Macintosh che in troppi temevano lasciata ai margini della crescita del gruppo. In combutta con iTunes, l’iPod ha rivoluzionato la musica facendo leva sui desideri anti-pirateria delle major musicali, ha tracciato un vero e proprio standard nel suo ambito, ha rappresentato l’esempio buono per quanti volevano la musica a prezzi più contenuti e dopo 5 anni gode ancora di ottima salute facendo già l’occhiolino anche a telefonia, video store ed altre estensioni del brand.

L’iPod ha compiuto 5 anni. Tanti auguri, iPod.

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