Storico accordo tra Microsoft e Novell

Windows e SuSe, Microsoft e Linux, il diavolo e l'acqua santa: due mondi opposti che si incontrano, due filosofie che si stringono la mano e dimenticano i dissapori del passato nel nome di un beneficio comune subito premiato dalle reazioni di Wall Street
Windows e SuSe, Microsoft e Linux, il diavolo e l'acqua santa: due mondi opposti che si incontrano, due filosofie che si stringono la mano e dimenticano i dissapori del passato nel nome di un beneficio comune subito premiato dalle reazioni di Wall Street

Trattasi di un momento storico, una svolta da molti attesa e da altri respinta per principio, formalmente comunque ormai avviata: Microsoft e Novell si stringono la mano e collaboreranno reciprocamente per dar vita ad una proficua interrelazione basata innanzitutto su una concessione: niente più battaglie legali, di qui in avanti le parti collaboreranno per una causa comune offrendo grandi opportunità all’utenza e dando vita ad una importante minaccia per la concorrenza.

L’accordo vedrà Windows e SuSe girare assieme come mai si sarebbe potuto supporre prima, il tutto alla luce di un rinnovato clima che porta il titolo Novell a compiere un balzo incredibile a Wall Street chiudendo a +16% la seduta con un picco improvviso seguito alla fuga di notizie proveniente dal Wall Street Journal. Una fonte anonima aveva notificato il tutto poche ore prima dell’ufficializzazione formale, avvenuta nottetempo da un comunicato ufficiale presente direttamente sul sito Novell a firma dei due CEO protagonisti della svolta: Steve Ballmer e Ron Hovsepian.

Homepage Novell.com

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Il comunicato spiega che le parti collaboreranno al fine di rendere l’utente l’autentico vincitore delle battaglie combattute tra le parti. Tutto verrà focalizzato su tre punti precisi: la virtualizzazione («uno dei più importanti trend dell’industria»), l’ambito web service (con esplicito riferimento a Microsoft Active Directory e Novell eDirectory) ed infine la compatibilità reciproca tra i formati (sempre più vicini Open XML e OpenDocument). D’ora in poi, in pratica, «gli utenti potranno far girare Linux su Windows o Windows su Linux» potendo così scegliere per ogni ambito specifico quale applicazione risulta migliore sulla base delle proprie necessità.

L’accordo non poteva non essere accolto fin da subito da una schiera di applausi provenienti dai partner che gioveranno maggiormente del tutto. Il comunicato ufficiale raccoglie le testimonianze di Paul Otellini (Intel), Hector Ruiz (AMD), Shane Robison (HP), Kevin Kettler (Dell) ed altri ancora. La schiera degli entusiastici è comunicata con evidente fine persuasivo, onde abbattere la coltre di perplessità che forzatamente avvolge una situazione tanto rivoluzionata. Per meglio spiegare il grande cambiamento in atto Novell completa la propria comunicazione agli utenti con una completa serie di FAQ che affrontano tutte le questioni più spinose: la concorrenza con Microsoft, il futuro di Linux, le vertenze legali, le tempistiche della contrattazione e molto altro ancora.

La prima vittima sacrificale della rivoluzione attuata appare essere Unix: pressato da Linux e da Microsoft in ambito server, il gruppo si trova oggi in una situazione di difficoltà maggiorata ,con la concorrenza oramai unita almeno formalmente su uno stesso fronte. La seconda vittima sacrificale è Red Hat, per cui arriva la seconda brutta notizia nel giro di pochi giorni: prima l’affronto di Oracle, ora il balzo di Novell, ed il titolo perde un ulteriore 2% prefigurando nulla di positivo per il prossimo futuro.

Windows e SuSe assieme

Novell passa da nemico putativo dell’universo Microsoft a prodotto certificato e supportato dall’azienda di Redmond. Quanti hanno vissuto la competizione tra Bill Gates ed il pinguino come uno scontro tra mondi opposti dovrà ora rivedere le proprie tassonomie. Una frase del comunicato ufficiale diramato da Novell, in particolare, coadiuverà il processo di digestione dell’annuncio da parte di quanti vedono con maggiore ritrosia l’avvicinamento di Linux al mondo Microsoft: «[…] una delle priorità nel lavorare con Microsoft è l’assicurazione per cui l’accordo abbia senso per la comunità open source». Nulla è stato violato nei principi del gruppo, nulla è andato perso, nulla è stato dimenticato. A conferma di questa tesi giunge il paluso anche di Stuart Cohen, CEO della Open Source Development Labs, secondo cui la scelta della coopetition è una strategia che premia soprattutto il mondo open source donando alla community nuove grandi opportunità di crescita.

Nel mercato after-hour anche il titolo Microsoft è tornato in terreno positivo: impossibilitati a battere Linux, probabilmente a Redmond ci si è accontentati di addomesticarlo e gli investitori reagiscono, almeno nelle prime ore dopo l’annuncio, positivamente. Per Novell si apre un orizzonte nuovo (sarebbe quantomeno indicativa in questo contesto un’opinione di Eric Schmidt, attuale CEO Google ed ex-Novell); per l’utenza si spalanca d’improvviso un quadro ancora tutto da reinterpretare. L’accordo prevede una serie di dettagli tecnici che regolamentano la presenza comune sul mercato di Windows e SuSe ed il comunicato ufficiale Microsoft spiega che ogni tassello dovrà essere al proprio posto entro il 2012.

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