I gruppi anti-Microsoft coalizzati contro Vista

Una vera e propria coalizione si è unita contro Microsoft per puntare il dito contro Vista. Il gruppo, denominato ECIS, raccoglie gran parte della concorrenza del gruppo di Redmond e l'accusa scagliata è quella di adoperare pratiche monopolistiche
Una vera e propria coalizione si è unita contro Microsoft per puntare il dito contro Vista. Il gruppo, denominato ECIS, raccoglie gran parte della concorrenza del gruppo di Redmond e l'accusa scagliata è quella di adoperare pratiche monopolistiche

A pochi giorni dal lancio di Windows Vista ed anticipando l’ampio rumore mediatico che l’evento raccoglierà, un gruppo di rivali del gruppo di Redmond ha alzato la voce per puntare il dito contro le pratiche monopolistiche poste in essere dal management Microsoft. L’accusa è quella di non aver cambiato il proprio indirizzo, perpetrando ancora una volta le stesse strategie che hanno già portato nel recente passato alla condanna della Commissione Europea.

Il gruppo schieratosi contro Microsoft raccoglie nomi altisonanti e già precedentemente su posizioni antitetiche al gruppo di Gates: Adobe Systems, Corel, IBM, Linspire, Nokia, Opera, Oracle, RealNetworks (protagonista del caso legale che portò Microsoft alla storica multa inflitta dalla Commissione Europea), Red Hat, Sun Microsystems, tutti raccolti sotto il cappello dell’ECIS (European Committee for Interoperable Systems).

Secondo il portavoce del gruppo Simon Awde, Microsoft avrebbe deliberatamente scelto di ignorare le decisioni dell’UE del 2004 tornando a praticare le stesse politiche di un tempo e, nonostante alcune disquisizioni abbiano portato a qualche risultato, altri gravi problemi sarebbero insorti nel frattempo nel tentativo di imporre i propri modelli all’intero mercato approfittando della posizione dominante guadagnata nel tempo.

Il dito viene puntato specificatamente su XAML e OOXML. Quest’ultimo, probabilmente in modo non casuale, è stato al centro di un’altra questione proprio negli ultimi giorni, con Microsoft intenzionata a pagare un blogger “super partes” per editare i contenuti di Wikipedia inerenti proprio alla voce “OOXML”. Secondo Microsoft ad aver prodotto il testo viziato di Wikipedia sarebbe stato un qualche elemento vicino a IBM, uno dei gruppi che oggi si scaglia contro Microsoft e che proprio sull’OOXML intende erigere una nuova battaglia presso la Commissione Europea.

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