Anonimato o identità trasparente?

Qualche considerazione sul fatto che Web 2.0 dovrebbe significare trasparenza, quindi identità pubbliche.
Qualche considerazione sul fatto che Web 2.0 dovrebbe significare trasparenza, quindi identità pubbliche.

Dato che parliamo di comunità, di risorse condivise, di processi cooperativi, di contenuti aggregati, di social network, mi chiedo che senso abbia l’anonimato.

Ok che tutti per privacy giusta e doverosa non rendano pubblici i propri dati, soprattutto se sensibili, però…

…però se siamo tutti maggiorenni e vaccinati, se non ci vergogniamo di navigare, di stare al mondo (virtuale), di dire quello che pensiamo, di sostenere le nostre ragioni, perché a volte facciamo di tutto per nasconderci?

Un nick è divertente e anche io ne ho uno che uso da millesettecentonovantatremilioni di anni, ma quando serve, nome e cognome li tiro fuori.

Web 2.0 non dovrebbe significare maturità? Non dovrebbe significare che dovremmo essere responsabili delle nostre azioni?

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