Joost conclude 31 contratti pubblicitari

La nuova televisione dei creatori di Skype porta a termine le trattative con diversi investitori differenziando il mercato mondiale, quello statunitense e quello europeo. 31 i contratti siglati prima che il software giunga alla release ufficiale
La nuova televisione dei creatori di Skype porta a termine le trattative con diversi investitori differenziando il mercato mondiale, quello statunitense e quello europeo. 31 i contratti siglati prima che il software giunga alla release ufficiale

Joost compie un altro passo avanti verso la sua definizione finale. Dopo aver siglato un contratto per la distribuzione di contenuti con Viacom, ora Zennstrom e Friis hanno concluso accordi con ben 31 compagnie disposte ad acquistare spazi per la loro pubblicità in ambito internazionale. Il risultato è frutto del lavoro (che continua) di 20 agenzie specializzate in brand advertising a cui il team di Joost si è rivolto per pianificare una strategia pubblicitaria ad hoc.

I contratti sono stati chiusi sia a livello mondiale che a livello locale. Stando a quanto trapelato tra i marchi che hanno aderito al progetto pubblicitario globale ci sono colossi come Hp, Nike, Coca Cola e Intel. Invece tra le aziende che hanno firmato unicamente per le trasmissioni negli Stati Uniti ci sono Visa, le United Airlines e l’esercito statunitense, le società che curano beni di largo consumo come Procter & Gamble e Kraft, più compagnie tecnologiche come Electronic Arts, Sony Electronics, Microsoft e Motorola. Mentre per l’Europa i partner includono General Motors Europa, IBM, L’Oreal Paris, Nokia’s N-series, Vodafone, Time Warner e Warner Bros.

L’obiettivo del nuovo progetto dei creatori di KaaZaa e Skype è portare su internet una nuova forma di televisione free che, contrariamente a quanto posto in essere da YouTube, non è costituita da brevi video inviati dagli utenti ma, più similmente alla televisione tradizionale, trasmette on demand contenuti professionali di durata maggiore. Al momento il programma è in beta pubblica, disponibile a quanti lo vogliano provare, anche se ancora i contenuti non rappresentano una attrattiva troppo appetibile (ma il progetto è in divenire).

Secondo il vice presidente di Joost Nick Loria, sentito da Cnet: «Joost può fondere due esigenze: la possibilità di individuare micro-target molto precisi con spot originali mandati durante una programmazione professionale». I 31 contratti siglati dimostrano la fiducia che i grandi gruppi hanno nei confronti dell’idea.

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