In Finlandia diventa legale crackare i DVD

La corte distrettuale di Helsinki ha preso atto della sostanziale inefficacia delle protezioni CSS e quindi, in accordo con le direttive comunitarie, ha giudicato legale il non rispettarle: tutto verte sulla definizione di 'efficacia' della protezione
La corte distrettuale di Helsinki ha preso atto della sostanziale inefficacia delle protezioni CSS e quindi, in accordo con le direttive comunitarie, ha giudicato legale il non rispettarle: tutto verte sulla definizione di 'efficacia' della protezione

Una sentenza della corte di Helsinki che ha giudicato legale aggirare la protezione CSS dei DVD ha scatenato forte dibattito relativamente alla definizione di ‘efficacia’ dei sistemi di protezione. La direttiva europea in materia di protezione tecnologica del diritto d’autore sostiene infatti che gli stati aderenti debbano rispettare quelle misure che sono «efficaci», e ufficialmente vengono definite come ‘efficaci’ quelle misure che «raggiungono l’obiettivo della protezione dei contenuti».

La legalizzazione di quel che fino a ieri era giudicato un crimine parte dalla Finlandia poichè un giudice ha sentenziato che oramai il sistema di protezione CSS è del tutto privo della suddetta “efficacia”, constatando come i metodi per aggirare tale tecnologia siano di dominio pubblico. A necessitare dell’intervento della Corte è stato il caso di alcuni ragazzi finlandesi che avevano aperto un sito nel quale era spiegato per filo e per segno come eliminare la protezione CSS dai DVD e poi si erano consegnati alla polizia. Durante il processo gli avvocati della difesa hanno puntato a dimostrare l’inefficacia del sistema di protezioni svergognato per la prima volta da DVD Jon e da quel momento in poi diventato di fatto uno standard alla portata di tutti.

Benchè la sentenza emanata dalla Corte Distrettuale di Helsinki non sia sufficiente per costituire un valido precedente legale, v’è il rischio che qualora cause simili avessero un identico esito, l’Unione Europea potrebbe dichiarare ufficialmente “non efficaci” le protezioni CSS e quindi liberalizzarne la rottura definitivamente, cosa che costituirebbe un colpo durissimo per l’industria della produzione dei contenuti.

Non solo: le conseguenze di un simile atto non si fermerebbero a questo punto in quanto la stessa sorte potrebbe toccare al sistema di protezione AACS utilizzato sui DVD di nuova generazione, strumento che che ha già dato prova di essere altrettanto facilmente aggirabile.

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