I filtri di YouTube pronti per l'autunno

Annunciata per settembre la nuova tecnologia che consentirà al sito di condivisione di video di Google di identificare il materiale coperto da copyright prima ancora che sia pubblicato. YouTube tenta di difendersi così da denuncie in stile Viacom
Annunciata per settembre la nuova tecnologia che consentirà al sito di condivisione di video di Google di identificare il materiale coperto da copyright prima ancora che sia pubblicato. YouTube tenta di difendersi così da denuncie in stile Viacom

È prevista per settembre l’introduzione da parte di Google di una nuova tecnologia da associare a YouTube per il filtraggio dei contenuti. Il sistema servirà ad identificare la presenza nei video uploadati di materiale coperto da copyright e, nel caso emergesse materiale vietato, tale tecnologia riuscirà a filtrare preventivamente la pubblicazione.

Secondo quanto si è capito dalle prime dichiarazioni ufficiali, la tecnologia implementata da Google dovrebbe funzionare a partire dai detentori del copyright: a loro il compito di marcare digitalmente i contenuti che non vogliono vedere diffusi su YouTube. A partire da queste impronte digitali il sistema del colosso dei video provvede ad identificare se i video uploadati contengono il materiale in questione e in tal caso ne inibiscono la pubblicazione.

L’obiettivo di YouTube è di evitare le cause milionarie come quella intentata da Viacom, compagnia che non ha visto di buon occhio la massiccia presenza in rete (tramite YouTube) di materiale estratto dai propri programmi e ha così citato Google per un miliardo di dollari. Occorre inoltre ricordare che un simile sistema già era stato annunciato in Aprile ma con caratteristiche leggermente diverse: in quel caso Eric Schmidt, CEO di Google, aveva spiegato come non si trattase «di un sistema di filtraggio. La tecnologia non blocca gli upload, ci consente di rimuovere i contenuti non appropriati in maniera più tempestiva», mentre adesso sembra che il sistema che sarà lanciato in autunno funzionerà proattivamente in maniera automatica.

Il team YouTube mette comunque le mani avanti: «speriamo di aver terminato la fase di test per l’autunno, ma si tratta di uno degli obiettivi tecnologicamente più complessi che abbiamo mai intrapreso, e come sempre quando ci sono di mezzo tecnologie all’avanguardia è difficile essere sicuri sulle date di lancio».

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