Apple denunciata per la tastiera dell'iPhone

La SP Technologies sarebbe pronta a sfidare in tribunale Apple per richiedere il rispetto di un brevetto che ricalca il sistema di discriminazione dei pulsanti digitati sulla tastiera touchscreen dell'iPhone. La SP Technologies cerca un accordo in solido
La SP Technologies sarebbe pronta a sfidare in tribunale Apple per richiedere il rispetto di un brevetto che ricalca il sistema di discriminazione dei pulsanti digitati sulla tastiera touchscreen dell'iPhone. La SP Technologies cerca un accordo in solido

«Apple sta per affrontare quella che potrebbe essere la prima denuncia di violazione di copyright relativamente alla tecnologia del suo nuovo iPhone»: l’indicazione giunge da Daniel Del’Re per The Street e indica nella SP Technologies di St. Petersburg l’origine dell’accusa.

Nel mirino della denuncia vi sarebbe la tastiera touchscreen adoperata da Apple nel proprio telefonino: la SP Technologies richiede risarcimento e regolarizzazione delle royalties dovute per quella che viene additata come una volontaria e deliberata violazione. Non solo: se l’accusa venisse supportata dai giudici, Apple si vedrebbe costretta ad interrompere l’uso della tecnologia citata, il che impedirebbe l’ulteriore commercializzazione del telefono.

Secondo The Street, se l’accusa riuscisse ad affondare il colpo la quantificazione della sanzione pecuniaria sarebbe tre volte tanto il danno inferto all’azienda danneggiata, ma il tutto non viene ad avere quantificazione assoluta del risarcimento potenziale. Il brevetto specifico sarebbe il numero 6,784,873 registrato presso l’ufficio brevetti statunitense: «Method and medium for computer readable keyboard display incapable of user termination». Paradossalmente il codice presente nel documento di registrazione indica Windows 98 come il sistema prediletto per l’esecuzione del tutto, ma si indicano altresì altri tipi di supporto, ivi compresi sistemi in stile PDA. Il brevetto risulta essere registrato in data 4 agosto 2000 a nome Peter V. Boesen e Thomas J. Mann.

Nel caso del primo autore, il passato già rivela alcuni possibili retroscena: Peter V. Boesen, infatti, a meno di clamorosa omonimia, sarebbe il dr. Peter V. Boesen, implicato in un caso di frode al sistema sanitario per ottenere rimborsi tramite la falsificazione delle cartelle relative ai pazienti. Il caso risalirebbe al dicembre 2005. Lo stesso Boesen avrebbe peraltro già registrato molti altri brevetti relativi a particolari combinazioni audio per la riproduzione dei suoni (elemento in questo caso correlato all’attività medica dell’autore, otorinolaringoiatra per professione), dispositivi per la riproduzione vocale, tecnologie per PDA e telefonini, ed altro ancora.

Nel caso specifico il brevetto descrive il sistema per cui una tastiera è in grado di determinare un input in digitazione anche nel momento in cui tale input risulta ambiguo e non determinato. La descrizione sembra ricalcare con forte approssimazione il sistema adottato sull’iPhone per la ricerca del pulsante premuto sull’immagine a schermo, ma sarà la corte distrettuale del Texas a derimere la questione. Alcuni rumor indicano peraltro la possibilità che ulteriori denunce possano presto prendere di mira l’iPhone e la grande disponibilità di cash attualmente a disposizione del gruppo Apple.

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