Nokia, profitti incrementati dell'85%

Nokia chiude il terzo trimestre con un notevole incremento del profitto netto grazie a un considerevole aumento delle vendite in grado di compensare la costante caduta del prezzo medio dei telefoni cellulari
Nokia chiude il terzo trimestre con un notevole incremento del profitto netto grazie a un considerevole aumento delle vendite in grado di compensare la costante caduta del prezzo medio dei telefoni cellulari

Tempo di bilanci anche per Nokia che chiude il terzo trimestre 2007 con un profitto netto pari a 1,6 miliardi di euro, registrando un aumento di ben 85 punti percentuali rispetto all’anno precedente. L’ottimo risultato è stato reso possibile grazie all’aumento delle vendite dei telefoni cellulari, fattore capace di compensare la costante caduta del prezzo medio di questi ultimi: 82 euro nell’ultimo trimestre contro i 90 euro registrati nel secondo trimestre. Non è un caso, dunque, se Nokia aveva inizialmente benedetto l’arrivo della concorrenza dell’iPhone: il telefono Apple potrebbe ingolosire l’utenza verso apparecchi più sofisticati e non legati solo alla semplice telefonia.

Nokia stima la sua quota di mercato aggirarsi attorno al 39%, due punti percentuali in più rispetto al trimestre precedente ed in linea con le previsioni degli analisti di settore i quali stimavano una cifra pari al 38,9%, un risultato ottenuto grazie alle ottime vendite dei prodotti low-cost registrate nei mercati emergenti quali Cina e India, che ben hanno compensato il calo delle vendite negli Stati Uniti. Nel complesso sono stati venduti 112 milioni di apparecchi con un incremento del 26% rispetto all’anno precedente.

Il CEO di Nokia Olli Pekka Kallasvuo ha tuttavia confessato di sentirsi ora un tantino paranoico nonostante l’ottimo risultato ottenuto, in particolar modo per l’imminente introduzione dell’iPhone di Apple in Europa e per la sfida lanciata da Research in Motion, impresa che ha dato alla luce il telefonino BlackBerry. «Osservo con gran attenzione cosa Apple e R.I.M stanno facendo», ha affermato Kallasvuo, «investiremo molto denaro ove non solo sentiamo di poter controbattere, ma anche di vincere la competizione».

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