Imeem trova le grazie delle major

Dopo Sony BMG e Warner Music, anche EMI mette a disposizione degli utenti di imeem il proprio catalogo. Grazie agli ultimi accordi commerciali, il social network per la condivisione multimediale continua a crescere. Ora si attende Universal
Dopo Sony BMG e Warner Music, anche EMI mette a disposizione degli utenti di imeem il proprio catalogo. Grazie agli ultimi accordi commerciali, il social network per la condivisione multimediale continua a crescere. Ora si attende Universal

Continua la crescita di imeem, il social network per la condivisione di contenuti multimediali lanciato tre anni fa negli Stati Uniti, confermata dal recente accordo commerciale raggiunto con la casa discografica EMI. Sfruttando la filosofia della comunicazione personale e del peer-to-peer, il sito Web ha calamitato l’interesse di oltre 18 milioni di utenti che hanno creato fitte reti relazionali basate sullo scambio di video, testi e soprattutto musica.

La politica eccessivamente libertaria adottata da imeem sulla condivisione di file musicali, messi a disposizione in streaming, ha suscitato in questi anni numerose e aspre critiche da parte delle major discografiche, preoccupate per la lesione dei loro diritti d’autore. Rischiando la chiusura dell’intero portale, negli ultimi mesi i gestori di imeem hanno attuato una vera e propria rivoluzione copernicana per salvare il loro network e la sua filosofia basata sulla condivisione. Seguendo la regola «se non puoi combatterli alleati con loro», il sito Web ha sondato le principali major discografiche per stipulare accordi commerciali sui loro cataloghi musicali. Dopo la convinta adesione di Sony BMG e Warner Music, è giunto in questi giorni l’annuncio ufficiale della EMI, che consentirà agli utenti di imeem di caricare buona parte del proprio catalogo mettendolo in condivisione sul social network.

A differenza di altri siti musicali, imeem non consente ai propri utenti di scaricare i file musicali presenti sui suoi server. Tutti i brani messi a disposizione sono udibili solo in streaming, e proprio questa peculiarità ha convinto le major discografiche ad aderire al progetto. Imeem costituisce infatti un ottimo volano promozionale, basato sulla filosofia del social network e del passaparola. La condivisione delle playlist, inoltre, è molto più semplice e immediata rispetto ai tradizionali programmi peer-to-peer. Ciò consente una maggiore flessibilità nella fruizione dei prodotti multimediali, ma anche la possibilità per i meno esperti di approcciarsi a un social network.

Con l’adesione di EMI, imeem può ora contare su un catalogo molto ampio di brani musicali, sempre più paragonabile ad iTunes, il negozio di musica online più conosciuto al mondo. Brevi intermezzi pubblicitari, lunghi tra i 10 e i 15 secondi, consentono al portale e alle case discografiche di gestire i costi per la gestione del sistema. Convinta della bontà del progetto, anche Universal potrebbe sciogliere le sue ultime riserve e sbarcare su imeem nelle prossime settimane.

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