Kindle, il futuro di Amazon, non dei libri

Ci hanno provato in molti a rivoluzionare la lettura, c’è chi ha cambiato il design al proprio lettore di ebook, chi ha deciso di associarlo ad altre funzionalità, ma la verità è che su questo fronte tutti sono caduti e di fatto qualsiasi ebook-reader digitale ha miserabilmente fallito, tanto che ultimamente il prodotto è davvero passato in secondo piano.

Amazon ci riprova, non tanto perchè l’idea è particolarmente rivoluzionaria, quanto piuttosto perchè è Amazon a farlo, il “re” indiscusso dei libri e il pioniere del successo del commercio elettronico.

Insomma un nome importante, che quando parla di innovazione, vuole farlo seriamente.

Così nasce il Kindle, lettore digitale con uno schermo da 6 pollici, batteria di lunga durata e un collegamento wifi gestito direttamente da Amazon, gratis: 90.000 libri già disponibili a breve per essere acquistati, la possibilità di navigare su Wikipedia e di inviare file utilizzando una casella di posta messa a disposizione da Amazon.

Acquistare un Kindle vuol dire legarsi completamente ad Amazon e non avere altre possibilità di utilizzo dell’apparecchio, mi sembra banale parlare di innovazione di un bene così grande come sono i libri e la lettura, e dover legare tutto al nome di una sola azienda, che sta innovando se stessa, le proprie strategie di vendita, non altro. Una strategia che si lega poco al concetto di Web e condivisione della rete, i libri non si possono inviare ad altri, non si possono scambiare.

Dove è l’innovazione? E perchè accostare questo apparecchio al web, con la sua filosofia non condivide nulla.

Vi lascio con un post di Stefano Quintarelli che chiarisce ancora meglio la questione.

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