Rivoluzione AppleTV e film a noleggio su iTunes

La nuova strategia per far diventare quello del commercio di file cinematografici un business passa per l'abolizione del computer. Il cinema in rete per Apple non passerà più di lì ma sarà direttamente sul televisore attraverso la nuova AppleTV
La nuova strategia per far diventare quello del commercio di file cinematografici un business passa per l'abolizione del computer. Il cinema in rete per Apple non passerà più di lì ma sarà direttamente sul televisore attraverso la nuova AppleTV

Il mondo del commercio di cinema in rete non va di certo a gonfie vele, l’ha detto lo stesso Jobs: in tanti ci hanno provato e con tante modalità diverse, compresa Apple, ma i film non si vendono nè si affittano.

Però Cupertino torna ora sui propri progetti con più forza e coerenza di prima, il tutto in due mosse. Innanzitutto rinnovando la AppleTV, un deciso fallimento della passata stagione che Jobs non vuole mettere in cantina. La nuova AppleTV si presenta identica a prima vista ma dentro è cambiato tutto (tanto che i proprietari di vecchie AppleTV possono aggiornarle): ora è a tutti gli effetti un apparecchio autonomo, non necessita di un computer a cui collegarsi ma solo di un televisore. Per 230 dollari si collega ad internet (per visualizzare video di YouTube, foto da Flickr eccetera) e ad iTunes e permette di acquistare musica e film che mostra in qualità DVD o HD; è insomma diventata un vero decoder.

E la seconda mossa è ancora più decisiva benchè già anticipata. iTunes comincerà da fine Febbraio (e solo negli Stati Uniti) a noleggiare film e gli accordi non sono più unicamente con un paio di studi (di cui uno è Buena Vista cioè Apple stessa) ma con tutte e sei le principali grandi case di produzione e con alcune più piccole, per un totale (iniziale) di 1000 titoli (di cui 100 in HD). Steve Jobs parla di film nuovi a noleggio per 4 dollari da scaricare e cominciare a vedere in trenta secondi direttamente sul televisore senza passare per alcun computer: un cambiamento che se sarà accompagnato (come promesso) da un listino adeguato, la cui completezza ricalchi quello di iTunes musica, è una rivoluzione annunciata (benchè con tutta evidenza gli investitori non credano troppo a risultati immediati in merito).

Pare tuttavia che gli studios l’abbiano avuta vinta e le fasce di prezzo saranno due: 4 dlr per i nuovi film e 3 dlr per i vecchi e con un sovrapprezzo di 1 dlr li si scarica in HD con suono Dolby 5.1 (quest’ultima opzione non assicurata per tutti i titoli). Le nuove uscite arriveranno a 30 giorni dal rilascio dei DVD, dunque niente accorciamento della finestra.

Quanto al tempo per vedere il film si parla di 24 ore dall’inizio della prima visione, come preventivato. Ma come nessuno aveva potuto prevedere i film saranno trasferibili su una molteplicità di device anche in quelle 24 ore, per cominciare a vederlo su un dispositivo e finire su un altro, una funzionalità passata in ombra e sulla quale Apple stessa non ha posto l’accento ma che se dovesse prendere piede o rivelarsi veramente utile potrebbe essere la pietra angolare del cambiamento di fruizione (e del successo di iTunes cinema, l’unico video store a poter consentire una cosa simile dato il legame con l’iPod).

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