Netflix e Best Buy abbandonano HD DVD

Il formato di Toshiba, sempre più destinato all'obsolescenza, ora non sarà più venduto dalle due importanti catene. Dall'industria arrivano messaggi di fiducia ora che la guerra dei formati è finita, ma rimane la concorrenza con i file
Il formato di Toshiba, sempre più destinato all'obsolescenza, ora non sarà più venduto dalle due importanti catene. Dall'industria arrivano messaggi di fiducia ora che la guerra dei formati è finita, ma rimane la concorrenza con i file

Nel mondo tecnologico la morte raramente arriva in maniera subitanea, è anzi un processo lungo e lento che spesso ha improvvisi e inaspettati capovolgimenti di fronte. Nintendo sembrava negli ultimi anni stesse lentamente morendo come produttore di console da TV per rinascere nel mondo delle portatili, invece i risultati di Wii hanno di colpo e da soli invertito una tendenza di anni. Ora assistiamo alla lenta morte del formato HD DVD ed è di oggi la notizia di un ennesimo passo in avanti: la catena Best Buy, al pari di Netflix, il popolare servizio statunitense di noleggio via mail, hanno deciso che offriranno solo dischi Blu Ray.

Particolarmente importante è la decisione di Netflix che inizialmente aveva previsto di tenere il piede in due staffe. Ora l’azienda sembra aver realizzato che un simile atteggiamento non è più conveniente talmente poche sono le richieste di film nel formato sponsorizzato da Toshiba e tale è la convinzione che alla fine il formato Sony sia destinato a prevalere.

«Dal punto di vista di Netflix focalizzarci su un solo formato ci aiuterà a fornire un servizio migliore ai clienti» ha dichiarato con un comunicato stampa Ted Sarandos, numero uno del settore contenuti dell’azienda «la prolugata guerra tra formati ha finora impedito che per il consumatore fosse chiaro quanto l’esperienza dei nuovi dischi ad alta definizione sia ricca. Ora siamo arrivati al punto in cui l’azienda può perseguire un unico formato e dare più chiarezza al consumatore accelerando così il passaggio».

In realtà le parole di Sarandos suonano più come un augurio che come l’affermazione di un fatto: il manager ha anche dichiarato che con il formato Blu Ray i consumatori possono stare sicuri che il disco sarà il supporto su cui vedere film per i prossimi dieci anni. Proprio parole simili tradiscono come nell’ambiente sia sempre più incalzante l’idea che esiste una competizione con il cinema immateriale, quello veicolato in maniera legale o illegale sotto forma di file.

Nonostante si faccia finta di ignorare il problema i DVD di nuova generazione al momento vendono molto poco: Netflix ha 90.000 titoli in DVD di cui solo 400 in Blu Ray. I consumatori devono ancora scegliere cosa succederà dopo il DVD tradizionale e poichè pare ovvio che non ci sarà una scelta esclusiva ma dischi e file conviveranno, necessariamente i due formati dovranno spartirsi il medesimo mercato e i numeri non potranno essere quelli di prima.

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