Come sarà l'addio di Jobs?

Recentemente abbiamo assistito all’ultimo keynote di uno dei principali (se non “il” principale) fautore dell’introduzione dei PC nelle case di moltissimi utenti attuata negli ultimi vent’anni: Bill Gates.

Potrete averlo stimato o sopportato ma fatto sta che il suo apporto al mondo dell’informatica è stato considerevole, bug e comportamenti fagocitanti a parte, bisogna riconoscere il genio informatico e commerciale di un uomo che ha creato un impero dal nulla e che ora, a 53 anni, abbandona la sua Microsoft per dedicarsi a scopi filantropici.

La vita di Gates è stata strettamente intrecciata con quella di Steve Jobs, Apple e Microsoft si danno battaglia da fine anni ’70 quindi la domanda che recentemente alcuni si sono posti è: cosa farà “dopo” Steve Jobs?

Ce lo vedete dedicato alla filantropia come “il buon Bill”? Oppure credete che la sua vità sarà per sempre troppo legata ad Apple o comunque al mondo dell’innovazione?

È interessante notare quanto il lavoro di Microsoft sia stato legato a quello di Apple (vogliamo ancora una volta fare l’elenco delle feature di Tiger magicamente apparse in Vista?) ma anche quando Apple abbia tratto forza attaccando la posizione dominante della casa di Redmond e regalando ai propri utenti quella sensazione di “different thinkers” (basta guardare la campagna promozionale I’m a Mac).

Pensate che l’addio di Gates possa in qualche modo cambiare il modo in cui Apple si pone a livello promozionale? Probabilmente la campagna I’m a Mac potrebbe sembrare ormai superata con l’attore che interpeta PC vagamente somigliante all’ex primo uomo di Microsoft, no?

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