Google interessato allo spettro TV negli USA

Con una lettera indirizzata alla Federal Communications Commission, Google ha ventilato l'ipotesi di aumentare le frequenze radio dedicate alla Rete. Lo spettro per le TV inutilizzato potrebbe consentire una capillare copertura di tutti gli States
Con una lettera indirizzata alla Federal Communications Commission, Google ha ventilato l'ipotesi di aumentare le frequenze radio dedicate alla Rete. Lo spettro per le TV inutilizzato potrebbe consentire una capillare copertura di tutti gli States

Dopo le recenti dichiarazioni di Bill Gates, anche Google sembra interessato allo sfruttamento delle frequenze televisive non assegnate per fornire una maggiore copertura senza fili per la Rete. La società del motore di ricerca più utilizzato al mondo ha reso pubblica una lettera da poco inviata alla Federal Communications Commission, l’istituzione del Congresso americano per la gestione dello spettro radio negli States. Tramite il documento, Mountain View ha rilanciato l’ipotesi di aumentare lo spazio radio dedicato alla trasmissione di dati per Internet.

«Come Google ha già evidenziato in precedenza, la maggior parte dello spettro del Paese è semplicemente inutilizzato, oppure utilizzato grossolanamente al di sotto delle sue potenzialità» scrive nella lettera Richard Whitt, il legale per il settore telecomunicazioni a Washington di Google. Il documento prosegue ricordando come gli spazi radio localizzati tra i canali 2 e 51, assegnati alla televisione ma completamente liberi, potrebbero costituire un’opportunità unica per diffondere il Web senza fili su buona parte del territorio nazionale americano. Secondo Google, inoltre, l’apertura di nuovi canali consentirebbe un considerevole aumento della concorrenza, con l’ingresso di nuovi soggetti nel settore molto dinamico delle telecomunicazioni.

Le pressioni di Google sulla FCC si inseriscono in un momento particolarmente delicato per le società che operano sulle frequenze radio statunitensi. Il Congresso degli USA è infatti determinato a portare a termine in tempi rapidi il definitivo passaggio dalle piattaforme televisive analogiche a quelle digitali. Al momento, molte emittenti televisive sono dunque estremamente scettiche nei confronti di qualsiasi ipotesi legata all’ampiamento del numero di frequenze messe a disposizione per il Web senza fili. I broadcaster temono una crescita esponenziale delle interferenze sullo spettro a loro dedicato, condizione che potrebbe portare a un sensibile abbattimento nella qualità delle loro emissioni. Tuttavia, il progressivo passaggio dall’analogico al digitale potrebbe liberare numerose frequenze, cui i responsabili di Mountain View potrebbero essere particolarmente interessati.

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