Campioni al Location-Based Services Challenge

Gli Europei non sono ancora iniziati ma l’Italia ha già conquistato un alloro continentale al Location-Based Services Challenge: la competizione è stata indetta da Navteq, il noto produttore di cartografia elettronica, ed ha impegnato molto anche la… fantasia dei partecipanti! Il Location-Based Services Challenge aveva infatti come “traccia” lo sviluppo di applicazioni per dispositivi mobili che usassero la localizzazione GPS ed i dati delle mappe Navteq: c’era quindi molto spazio per la creatività dei contendenti. Il Global LBS Challenge si è concluso al World Mobile Congress di Barcelona, con una premiazione molto vibrante, e ha visto la vittoria dell’azienda UbiEst, basata a Treviso, su un’agguerrita concorrenza.

I 9 finalisti venivano da ogni parte d’Europa mentre la giuria era molto qualificata, contando manager di importanti compagnie telefoniche, dei venture capital e di aziende del settore ICT. Sponsor del calibro di Nokia, PTV, Telefonica de Espana e Orange hanno dato ulteriore lustro al challenge. Il risultato di questo spiegamento di forze è che il Challenge, che ha già visto 5 edizioni nel continente americano e 3 nell’area Europa, Medio Oriente e Africa, si estenderà anche all’Asia, diventando un evento globale nel vero senso della parola.
UbiEst, azienda giovane e dinamica, nasce nel 2001 e fa parte del Gruppo Elda Ingegneria; la sua mission è fornire prodotti ready-to-use per il web mapping, le applicazioni CRM, la gestione flotte, la navigation off-board (ossia con le mappe scaricate via rete GSM in tempo reale), il geomarketing e la multicanalità.

La soluzione vincente per l’LBS Challenge si chiama UbiSafe, un’applicazione pensata per la tranquillità della famiglia. UbiSafe può essere utilizzato per il monitoraggio di persone anziane bisognose di assistenza, per la sicurezza personale (per esempio di notte, in zone poco frequentate) e per la protezione dei bambini. Fra le sue caratteristiche salienti c’è la possibilità d’impostare un’area centrata in un punto, ad esempio la scuola: un SMS avviserà quando il bambino esce o entra da quest’area.
UbiSafe permette anche di monitorare il comportamento alla guida dei giovani e il verificarsi di emergenze: oltre già citato controllo per area geografica gli SMS potranno avvertire in caso di superamento dei limiti di velocità o di brusche frenate.

Il “guinzaglio virtuale”, ad onta del nome, è invece pensato per concedere ai piccoli una certa libertà di movimento in spazi aperti o affollati: se il bambino si allontana ed esce dal raggio di sicurezza lo si potrà facilmente trovare grazie alla traccia che UbiSafe visualizzerà sul terminale dei genitori e che permetterà al genitore di avvicinarsi all'”obiettivo”.
UbiSafe sfrutta dei piccoli ricevitori GPS, facilmente trasportabili in tasca o nello zainetto, che, dialogando con il cellulare od il PDA, permettono d’inviare ai genitori le informazioni richieste tramite la rete GSM.

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