iPhone sbarca in Italia con Tim: c'è la firma

Sarà Tim il primo gestore a distribuire lo smartphone di Apple in Italia. Stando alle indiscrezioni, Franco Bernabè avrebbe già firmato il contratto con Jobs per una "esclusiva a orologeria" per i mesi estivi. Dall'autunno il mercato si apre ai competitor
Sarà Tim il primo gestore a distribuire lo smartphone di Apple in Italia. Stando alle indiscrezioni, Franco Bernabè avrebbe già firmato il contratto con Jobs per una "esclusiva a orologeria" per i mesi estivi. Dall'autunno il mercato si apre ai competitor

Dopo numerosi rumors e le indiscrezioni delle ultime settimane, sembra ormai certo: iPhone sbarcherà in Italia con Tim. Franco Bernabè, amministratore delegato di Telecom Italia, avrebbe già firmato il contratto con Apple nel corso di un suo recente viaggio negli Stati Uniti terminato a Cupertino nell’ufficio di Steve Jobs. Stando alle informazioni raccolte da Stefano Carli (Repubblica.it), lo smartphone rivelazione dell’ultimo anno potrebbe giungere già entro poche settimane nei negozi della rete di distribuzione Tim.

L’accordo raggiunto con la compagnia telefonica potrebbe segnare un evidente momento di discontinuità rispetto alla strategia commerciale finora adottata da Apple. Il contratto siglato non prevede, infatti, una distribuzione in esclusiva dello smartphone in Italia con il marchio Tim, ma semplicemente alcuni mesi di vantaggio per il gestore italiano rispetto alla concorrenza. Apple rinuncerebbe dunque, almeno in Italia, al meccanismo delle “revenue sharing”, che fino ad ora hanno assicurato copiosi introiti alla società californiana grazie alle percentuali incassate sul traffico telefonico generato con gli iPhone.

Secondo Carli, gli smartphone in arrivo in Italia dovrebbero appartanere già alla nuova generazione dotata di tecnologia 3G, maggiormente appetibile per il mercato italiano in cui le reti UMTS sono ormai largamente utilizzate. Per recuperare in parte i mancanti introiti dovuti alla rinuncia delle “revenue sharing”, Apple sarebbe intenzionata a vendere i propri dispositivi a un prezzo sensibilmente più alto del normale a Tim. Ciò potrebbe condizionare piani tariffari e modalità di vendita degli iPhone per gli utenti finali da parte della compagnia telefonica italiana, ma è naturalmente ancora presto per ipotizzare la strategia commerciale che il gruppo di Franco Bernabè vorrà seguire.

L’esclusiva per Tim sarebbe inoltre “a orologeria”: la società italiana dovrebbe poter fare affidamento su alcuni mesi – probabilmente il periodo estivo – per il lancio in esclusiva dell’iPhone in Italia. Al termine della scadenza concordata con Apple, anche gli altri operatori attivi nel Bel Paese avranno l’opportunità di siglare accordi per la distribuzione dello smartphone.

Se confermato, l’accordo tra Cupertino e Tim potrebbe complicare notevolmente il lancio del cellulare touchscreen da parte di Vodafone e Tre-H3G, cui rimarrebbe molto poco tempo per stipulare i rispettivi contratti con Steve Jobs e iniziare la distribuzione in tempo utile per la prossima stagione natalizia.

Tra i più attivi e dinamici al mondo, il mercato della telefonia mobile in Italia costituisce un obiettivo molto appetibile non solo per i gestori telefonici, ma anche per Apple, che potrebbe aumentare considerevolmente il numero di iPhone venduti nel vecchio continente. Inoltre, la rinuncia ai contratti in esclusiva potrebbe essere il segno di un imminente cambiamento nelle strategie della società di Cupertino, interessata a consolidare il suo comparto per la telefonia mobile inaugurato appena un anno fa. Il motivo è ben spiegato da Carli nel suo approfondimento sull’iPhone: «il business generato dalla telefonia mobile crescerà, ma sarà sempre meno un business da fatturare in bolletta, ossia dove Jobs va ora ad attingere ricavi attraverso la “revenue sharing”». Ed in Italia la leva di Jobs è meno lunga che altrove: «Jobs si è trovato a trattare con Telecom Italia e per la prima volta non ha potuto far valere questo asset, la capacità dell’iPhone di generare traffico dati pregiato: Tim, senza l’iPhone, ha già registrato una crescita della navigazione sui cellulari del 90%. Insomma, il vantaggio competitivo del mercato italiano sul mondo mobile funziona ancora».

Spesso lontana dalle nuove tecnologie e dal Web rispetto agli altri paesi europei, l’Italia svetta sicuramente nel comparto della telefonia mobile. Partendo da questo presupposto, e stretta dalla necessità di differenziare la proprie strategie di vendita, Apple ha rotto gli indugi optando per l’approdo nel dinamico mercato italiano. Un solo particolare non è mai cambiato: fin dai primi rumor, è sempre stato il gruppo Telecom Italia Mobile il più accreditato alla partnership con Cupertino per l’arrivo del telefono più discusso al mondo.

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