Videocurriculum, pro e contro

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Di click in click sono capitato su un video che reputo molto interessante dal punto di vista del marketing personale. Coniugando un linguaggio molto televisivo con le finalità di promozione dell’istituto e dei propri studenti, la Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli di Roma (LUISS) sembra aver iniziato a offrire un servizio di videocurriculum.

Certo, probabilmente il luogo giusto per promuovere le proprie competenze professionali online rimane LinkedIN, ma per alcuni studenti (per la verità al momento ho trovato solo video di studentesse particolarmente fotogeniche) e sicuramente per un istituto universitario il videocurriculum è un servizio da tenere in considerazione.

L’utilizzo di questa modalità di comunicazione visiva che impatta in maniera così forte con la definizione di un’identità digitale di una persona, mi ha fatto sorgere alcune domande legate, soprattutto, alla possibilità per il protagonista di gestire nel tempo questo strumento, che di fatto, congela uno stato professionale e di esperienze sicuramente transitorio.

Cosa accadrà quanto tra due anni questi studenti avranno altre esperienze e professionalità da comunicare? Così come la gestione dei curricula e dei profili nei vari siti di ricerca di lavoro viene poi abbandonata (nel mio caso personale a volte saltano fuori miei CV online vecchi 7 o 8 anni), c’è il rischio che questi video non rappresentino adeguatamente i protagonisti.

Forse un servizio più strutturato che permetta agli studenti di creare dei canali personali in cui registrare in autonomia aggiornamenti del proprio CV potrebbe costituire un ulteriore livello evolutivo per questa interessante forma di comunicazione.

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