Quando il footing sposa il mobile

Fare footing con una musica al ritmo giusto, un GPS che monitora il percorso, un sensore di movimento che conta i passi ed un servizio remoto che calcola le calorie bruciate ed i futuri piani di allenamento: dal mobile una nuova frontiera del footing
Fare footing con una musica al ritmo giusto, un GPS che monitora il percorso, un sensore di movimento che conta i passi ed un servizio remoto che calcola le calorie bruciate ed i futuri piani di allenamento: dal mobile una nuova frontiera del footing

Dotare i cellulari di sempre maggior tecnologia significa dotare l’ambito mobile sempre maggiori opportunità. Gli esperimenti in proposito stanno ora esplorando l’intrattenimento e la navigazione web, ma c’è anche chi crede fermamente nelle possibilità offerte per la salute e l’attività fisica del titolare del dispositivo. Le potenzialità commerciali del tutto sono evidenti perchè, da quando il cellulare è diventato un affare privato piuttosto che familiare, è aumentata l’importanza della simbiosi tra utente e strumento, con quest’ultimo che si carica di valori nuovi ed esonda da quelle che erano le barriere iniziali della semplice utilità telefonica.

NTT DoCoMo è il carrier che più di ogni altro sembra credere in questo nuovo orizzonte. L’idea di massima è quello di un cellulare dotato di sensore di movimento e GPS, oltre alle tradizionali dotazioni musicali e di connettività già proprie ormai della maggior parte dei dispositivi, fermo restando il fatto che il tutto può essere adattato a qualsivoglia dispositivo in uso. Alcuni esperimenti sarebbero stati condotti ad oggi su IPhone, HTC Touch, Motorola Q, Blackberry e Treo Palm.

L’esempio concreto riportato dal report IDG News suggerisce ad esempio un’esperienza di footing con un cellulare in grado di calcolare tragitto e distanza percorsa, numero di passi e calorie bruciate. Il tutto verrebbe poi inviato ad un server remoto offrendo un monitoraggio continuo dell’attività effettuata. Non solo: siccome il ritmo musicale è in grado di coadiuvare la corsa e l’attività fisica (tanto che l’ascolto di musica in gara è già stato vietato nelle competizioni ufficiali trattando un paio di cuffiette alla stregua del doping), il cellulare potrebbe scaricare e selezionare le musiche migliori sulla base del ritmo tenuto o desiderato.

7200 persone starebbero già testando il tutto ed avrebbero già macinato qualcosa come 1 milione di chilometri. L’idea originaria è accreditata a KDDI ed alla prima “messa in strada” del software «Run & Walk». La disponibilità sul mercato non dovrebbe essere lontana e, sulla scia dei precedenti esperimenti Apple/Nike, il tutto sembra godere di ottime possibilità di successo.

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