Torna la pace tra Microsoft e Immersion

Immersion Corp. ha accettato di pagare a Microsoft 20,75 milioni di dollari come parte di un accordo nato con l'intento di risolvere il contenzioso tra le due società. Immersion diverrà inoltre parte del Microsoft Certified Partner Program
Immersion Corp. ha accettato di pagare a Microsoft 20,75 milioni di dollari come parte di un accordo nato con l'intento di risolvere il contenzioso tra le due società. Immersion diverrà inoltre parte del Microsoft Certified Partner Program

È finalmente giunto al termine il contenzioso tra Microsoft e Immersion Corp., nato nel 2002 sulla base della tecnologia ‘rumble’ che procura la vibrazione nel controller Xbox e che era costata alla prima ben 26 milioni di dollari di multa. Immersion ha accettato di pagare a Microsoft 20,75 milioni di dollari come parte di un accordo volto ad annullare ogni controversia tra le due società.

«Siamo contenti di essere giunti ad una risoluzione della nostra disputa legale con Immersione che include un pagamento a Microsoft di 20,75 milioni di dollari», ha dichiarato Steve Aeschbacher, consigliere generale Microsoft: «Siamo lieti di aver portato con successo a compimento le nostre richieste nate dall’accordo che abbiamo negoziato nel 2003 con Immersion, il quale ha offerto benefici per entrambe le compagnie e diritti specifici a Microsoft».

L’accordo stipulato tra le due società nel 2003 verteva tra le altre cose attorno ai rapporti tra Immersion e Sony, anche quest’ultima citata in giudizio per la funzione “rumble” presente all’interno dei controller della PlayStation: Immersion avrebbe infatti dovuto tornare a Microsoft una certa cifra di denaro una volta maturato un nuovo accordo con la società giapponese. Nel marzo del 2007, in seguito all’annuncio di una partnership con Sony, a Redmond hanno quindi cominciato a rivendicare il denaro promesso dall’accordo.

Come parte dell’accordo, Immersion diverrà inoltre parte del Microsoft Certified Partner Program, adattando la sua tecnologia per funzionare con il futuro Windows 7. Molto probabilmente ciò permetterà a Microsoft di realizzare una nuova tipologia di touch screen in grado di vibrare in seguito alla pressione esercitata sulla sua superficie.

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