Google Chrome, buona la prima

Pulito, veloce e lineare: come promesso. Google Chrome si presenta al pubblico con il traino del link sulla homepage di Google, sembra avere subito un impatto positivo sui primi ad installarlo e mostra subito a tutti le grandi qualità che incarna
Pulito, veloce e lineare: come promesso. Google Chrome si presenta al pubblico con il traino del link sulla homepage di Google, sembra avere subito un impatto positivo sui primi ad installarlo e mostra subito a tutti le grandi qualità che incarna

Google Chrome è tra noi. Anni di parole al vento, 24 ore di rumor tra la sorpresa ed il disorientamento, quindi la conferenza stampa. L’annuncio è avvenuto nella serata di ieri ed il browser (in versione beta) è stato immediatamente messo a disposizione per il download. Inevitabilmente il recente record di download registrato da Firefox è destinato ad essere sbriciolato: il piccolo installer di casa Google (474 Kb che aprono ad un download ulteriore) è promosso fin dalla prima pagina del motore di ricerca, il che è destinato a scatenare un inizio con il botto.

Chrome, disponibile al momento solo per utenti Windows XP e Windows Vista, sembra offrire un immediato impatto positivo. Innanzitutto Chrome si presenta privo dei pulsanti e delle funzioni tipiche dei browser concorrenti (rendendo così più ampia la finestra dedicata alle pagine navigate); inoltre ha un’interfaccia pressoché invisibile, con bottoni limitati al minimo ed ampia barra degli indirizzi che diviene il vero punto focale nell’uso dell’applicazione. La navigazione è a tab e le prime prove sembrano restituire un’ottima velocità di apertura e rendering delle pagine.

Tra le funzioni principali da segnalare figurano:

  • Casella multifunzione
    La barra degli indirizzi è utile per raggiungere gli url desiderati, ma anche per compiere ricerche direttamente su Google, nonché per raggiungere siti precedentemente visitati; per compiere le ricerche è sufficiente comporre la query direttamente nella casella seguita da “invio”;
  • Nuova scheda
    All’apertura di una nuova scheda viene portata sulla pagina tutta una serie di indicazioni sul come compiere la scelta successiva. Vengono quindi mostrati i siti visitati più frequentemente, le tab chiuse di recente, i Preferiti, eccetera;
  • Scorciatoie applicazione
    «Numerosi siti web, ad esempio quelli che forniscono servizi di posta elettronica, funzionano come veri e propri programmi, simili a quelli sul desktop del tuo computer». È questo l’aspetto centrale di Chrome: i servizi sul web vengono trasformati in vere e proprie applicazioni per cui Chrome diventa una semplice piattaforma utile all’apertura. Ne è un esempio tipico Gmail: si va su Gmail, si clicca l’apposito pulsante e si crea sul desktop l’applicazione “Gmail”. A questo punto ogni volta che si cliccherà sull’applicazione si aprirà Chrome direttamente sulla casella di posta elettronica, come se si fosse aperto il più classico dei software caricati sull’hard disk. Addirittura (il che può per certi versi divenire una sorta di limitazione, anche se filologicamente il tutto risulta impeccabile, tali applicazioni vengono aperte perdendo le peculiarità proprie del sito web e la finestra si apre priva di ogni funzione per la navigazione (casella degli indirizzi, pulsante “aggiorna”, Preferiti, eccetera);

Inoltre:

  • Schede dinamiche
    Le schede possono essere “svincolate” dal browser: le si può estrapolare completamente dall’interfaccia, le si può aggregare su finestre diverse, le si possono gestire a piacimento come unità a sé stanti. La differenza gestionale rispetto a Internet Explorer e Firefox è in questo caso estrema ed ogni movimento è anche estremamente più fluido;
  • Gestione dei blocchi
    La gestione separata e autonoma delle varie schede si tramuta in una formula di importante salvaguardia per la sicurezza complessiva delle altre tab: se una scheda si blocca le altre proseguiranno senza problemi la propria attività, il che permette di perdere meno dati e di limitare il danno alla pagina “Uffa!” in sostituzione della tab bloccata;
  • Modalità in incognito
    La modalità “in incognito” ha molto in comune ad esempio con la funzione “InPrivate” già descritta per Internet Explorer 8 beta 2: la navigazione avverrà senza lasciar traccia sul pc;
  • Navigazione sicura
    «Google Chrome ti avvisa quando stai per aprire un sito web ritenuto non sicuro, che potrebbe diffondere malware o praticare il phishing […] Quando ti colleghi a un sito web che utilizza il protocollo SSL per trasmettere i dati, il server che lo ospita presenta a Chrome e ad altri browser un certificato per verificarne l’identità. Questo certificato contiene informazioni, come l’indirizzo del sito web, che sono confermate da terze parti ritenute affidabili dal computer. Se l’indirizzo riportato nel certificato corrisponde all’indirizzo del sito web, avrai la certezza di comunicare con il sito web indicato nel certificato e non con una terza parte che ne simula l’identità»;
  • Aggiunta istantanea ai Preferiti
    Una piccola stella vicino alla barra degli indirizzi permette di inserire istantaneamente l’url visitato tra i propri Preferiti;
  • Importazione impostazioni
    Le impostazioni basilari già impostate sul browser predefinito (password, Preferiti) possono essere importate in Chrome fin dal primo uso del browser, così da semplificarne l’esperienza fin dall’inizio;
  • Download semplificati
    «Nessun fastidioso gestore dei download. Lo stato dei download comparirà nella parte inferiore della finestra in uso […] Il pulsante del file indica il tempo rimasto necessario per il download. Una freccia verde nella scheda indica che il download è in corso».

Il sito ufficiale di Chrome, disponibile in italiano fin dal primo giorno così come per altre 39 lingue di 100 paesi in tutto il mondo, segnala utili indicazioni anche per gli sviluppatori web, presumibilmente preoccupati alla vigilia di doversi confrontare con l’ennesima variante di visualizzazione delle proprie creazioni: «Le pagine web non vengono visualizzate nello stesso modo in tutti i browser. Google Chrome è stato progettato in modo che la maggior parte dei webmaster non debba apportare modifiche al proprio sito. Per essere certi che tutti i visitatori possano usufruire del servizio offerto, è buona norma collaudare la compatibilità del sito con una serie di browser, quali Firefox, Internet Explorer, Safari, Opera e ora Google Chrome». E nello specifico: «Se il test con Safari 3.1 ha avuto esito positivo, il sito dovrebbe funzionare bene anche con Google Chrome». Disponibile anche una FAQ apposita con le prime indicazioni basilari dedicate specificatamente proprio al mondo degli sviluppatori.

L’impressione iniziale è estremamente positiva ed il forte impatto quantitativo che il browser è destinato a scatenare porterà in poche ore alla scoperta dei primi inevitabili difetti. Pulito, snello, lineare: come Google l’aveva promesso. Gran parte del lavoro successivo sarà compiuto ora dagli sviluppatori (community su cui Google ripone gran parte della propria scommessa), i quali sono ora incoraggiati a portare online le proprie idee potendosi peraltro giovare di un utile strumento (gratuito ed immediatamente “di massa”) quale Chrome.

Il browser si mostra insomma all’altezza delle promesse portate avanti. Probabilmente i toni della vigilia sono stati esasperati dal clamore generato dalla sorpresa dell’annuncio, ma il browser merita comunque fiducia se non altro per il piglio mostrato e per le potenzialità in divenire.

Le rivoluzioni forse sono diverse. Ma spesso, a Mountain View, iniziano proprio così.

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