Il "googlefonino"? Non scalfirà le vendite di iPhone

Il noto analista Gene Munster di Piper Jaffray non usa mezzi termini e afferma: almeno per ora, Apple può stare tranquilla.

Nel medio termine, dichiara, l’impatto del T-Mobile G1 (il cosiddetto “googlefonino”) sulle vendite di iPhone sarà minimo o pressoché nullo.

Secondo l’analista, sia Apple che Google sono avversarie nella stessa corsa, quella per essere leader nel “mobile computing”; ma mentre è difficile che per adesso il G1 possa avere un qualche effetto su iPhone, è molto probabile che nel lungo periodo le quote di mercato possano mutare significativamente. Tutto dipenderà dall’evoluzione che seguiranno le due piattaforme.

Lo scontro è quasi ideologico: da una parte c’è Apple, con un sistema blindato, che obbliga gli sviluppatori all’acquisto del SDK di iPhone e mantiene uno stretto controllo di tutto quello che avviene sulla piattaforma, attirando malumori e aspre critiche.

Dall’altra c’è Google, con una visione simmetricamente opposta delle cose. Il Sistema Operativo Andorid, infatti, è Open Source, modificabile e migliorabile. Non è necessario pagare per fare uso del SDK e, soprattutto, ne è permessa l’installazione su qualunque tipo di dispositivo, moltiplicando in modo esponenziale il bacino d’utenza potenzialmente raggiungibile.

Piper Jaffray mantiene dunque invariato su “buy” (acquistare) il proprio giudizio sulle azioni Apple.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti