Meno pubblicità per le carte di credito

Secondo un’analisi compiuta da Nielsen, le spese pubblicitarie delle compagnie finanziarie che gestiscono servizi di pagamento come le carte di credito sarebbero calate fortemente durante il mese di settembre, spinte al ribasso dalla grave crisi finanziaria che sta colpendo i mercati internazionali.

Dopo un balzo in avanti di quasi il 30% durante l’estate, la spesa per le pubblicità televisive sulle carte di credito è improvvisamente diminuita del 24% nel solo mese di settembre, trascinate in un deciso calo dal taglio degli investimenti promozionali di alcune tra le più importanti compagnie del settore, come Visa.

Questo taglio segue altre radicali diminuzioni che hanno interessato l’advertising dell’industria finanziaria, che ha già da tempo rivisto gli impieghi pubblicitari su prestiti e mutui, calati di oltre il 50% nell’ultima stagione estiva.

La ragione di questo freno all’advertising finanziario è semplice: le imprese del settore stanno cercando di risparmiare il maggior numero di costi possibili, ritenendo pertanto che la spesa pubblicitaria sia in questo momento particolarmente superflua rispetto ad altre voci.

Ma è in realtà così? Nelle fasi di depressione economica, è giusto che a pagare siano le spese pubblicitarie? O è proprio in questo momento che le forme promozionali potrebbero fare la fortuna di alcune compagnie?

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