Velocità di scrittura più elevata per gli SSD con il file system di Sandisk

Negli ultimi mesi sono stati presentati dischi a stato solido sempre più veloci, ma tutti i prodotti utilizzano la stessa tecnica per le operazioni di lettura e scrittura. strong>Sandisk ha implementato un file system in grado di aumentare la velocità di scrittura casuale fino a 100 volte.

Per memorizzare le informazioni in una cella NAND flash non vuota, è necessario prima cancellare il contenuto del settore e poi scrivere nel settore vuoto. Quindi sono richieste due operazioni per completare la scrittura.

A questo si aggiunge che il sistema operativo e i driver del file system considerano la struttura di un SSD come quella di un hard disk tradizionale, cioè con un’associazione statica tra locazione logica e fisica. In realtà, le memorie flash hanno una struttura simile a quella della RAM, ovvero deve esistere un meccanismo di mapping che converte le posizioni logiche in posizioni fisiche.

Il file system ExtremeFFS di Sandisk, evoluzione della tecnologia TrueFFS di M-systems, effettua questa operazione in modo dinamico, il cosiddetto page-based algorithm, raggruppando blocchi di file insieme per massimizzare le prestazioni di lettura sequenziale, mentre le operazioni di scrittura casuali sono inserite in una cache ed eseguite in modo più efficiente per ridurre il numero di cancellazioni per ogni scrittura.

Altre caratteristiche dell’ExtremeFFS sono la possibilità di leggere i file mentre si sta scrivendo su altri, non-blocking architecture, e la user pattern learning, cioè la capacità del sistema di gestione della memoria flash di apprendere i “patterns” degli utenti e localizzare i dati in tempi rapidissimi, massimizzando le prestazioni e la durata del prodotto.

Questo nuovo file system dovrebbe essere implementato negli SSD di Sandisk a partire dal prossimo anno.

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