PMI, ecommerce e PayPal

Una ricerca Doxa commissionata da PayPal fa luce sulla realtà dell'ecommerce italiano nel mondo delle piccole e medie imprese. Emerge una realtà con ancora grandi margini di crescita e nella quale PayPal può rappresentare un'arma competitiva importante
Una ricerca Doxa commissionata da PayPal fa luce sulla realtà dell'ecommerce italiano nel mondo delle piccole e medie imprese. Emerge una realtà con ancora grandi margini di crescita e nella quale PayPal può rappresentare un'arma competitiva importante

«La sua azienda ha un sito attivo e funzionante?»: il 75.5% delle piccole e medie imprese interrogate ha risposto di no, e tra queste almeno il 25% ha intenzione però di impegnarvisi nel prossimo futuro. Parte di qui una ricerca della Doxa volta a monitorare il ruolo delle PMI nel mondo dell’ecommerce e, viceversa, il ruolo dell’ecommerce nel mondo delle PMI.

I dati sono stati comunicati da PayPal, gruppo che ha commissionato la ricerca per esplorare le opportunità del proprio sistema di pagamenti nel settore PMI, particolarmente cruciale nel tessuto imprenditoriale italiano. Si parte innanzitutto da una definizione dell’ambito: il 25% delle imprese interrogate (603 piccole e medie imprese fino a 50 addetti) dichiara di avere un sito web ed il 14% utilizza anche strumenti di ecommerce. «Le aziende che sono online indicano infatti che la presenza sul web ha generato un miglioramento dell’immagine del proprio brand (78%), ma anche un vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza (41%), uno sviluppo del business a livello nazionale (37%), un incremento delle vendite (37%) e dei margini (33%) e l’acquisizione di una quota rilevante di nuovi clienti (28%). […] La percentuale più alta di aziende presenti online appartiene al settore Terziario e Servizi (34%), seguono Industria e Commercio all’ingrosso (27%) e Professionisti (24%). Solo quarto il Commercio al dettaglio (21%)».

La ricerca, ovviamente, affronta in secondo luogo anche la specificità dell’uso di PayPal come strumento di pagamento in grado di differenziare il proprio negozio online e come arma competitiva: «i dati indicano come le aziende che fanno eCommerce e preferiscono PayPal quale sistema di pagamento online abbiano riscontrato in misura maggiore questi benefici. Infatti, il miglioramento dell’immagine del brand è indicato quale effetto positivo della presenza online da tutte le aziende con un sito web (78%), mentre le aziende che fanno eCommerce offrendo PayPal hanno riscontrato benefici maggiori per quanto riguarda il vantaggio competitivo acquisito rispetto ai concorrenti (57% contro 41%), lo sviluppo del business a livello nazionale (56,5% contro 37%), un incremento delle vendite verso clienti già esistenti (51% contro 37%), un aumento dei margini (56% contro 33%), l’acquisizione di una quota rilevante di nuovi clienti (31% contro 21%) e lo sviluppo del business al di là dei confini nazionali (29% contro 21%)».

Conclude quindi il comunicato ufficiale diramato dal gruppo: «PayPal rende più facile il commercio online sia per l’azienda sia per i suoi clienti: grazie a un processo di acquisto semplice, veloce e sicuro, PayPal ha il minor tasso di abbandono del carrello fra i metodi di pagamento, pari al 20% rispetto a una media del 49%. Per il 51% delle aziende che hanno riscontrato un aumento dei margini grazie alle attività online, questo incremento è stato superiore al 5%. Le aziende che hanno un negozio online e preferiscono PayPal quale sistema di pagamento hanno avuto un aumento medio dei margini pari all’11%».

«Per l’86,5% delle PMI intervistate l’eCommerce aiuta le aziende perché è un canale commerciale in più che permette di allargare il business, anche oltre confine, e per l’81% consente di ridurre i costi di intermediazione»: in un momento di evidente contrazione dei mercati, la possibilità di esplorare nuove possibilità potrebbe rappresentare un’arma vincente per tutte quelle attività che ancora non hanno cercato online nuove direzione in cui poter esprimere il proprio brand.

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