Google porta il riconoscimento vocale sull'iPhone

Google ha implementato una applicazione per portare il riconoscimento vocale sull'iPhone. Il software consente agli utenti di effettuare le ricerche sul Web tramite comandi vocali interpretati dai sistemi di Mountain View
Google ha implementato una applicazione per portare il riconoscimento vocale sull'iPhone. Il software consente agli utenti di effettuare le ricerche sul Web tramite comandi vocali interpretati dai sistemi di Mountain View

Google si lancia nel riconoscimento vocale per le ricerche sul Web e per farlo sceglie un partner d’eccezione: l’iPhone di Apple. A distanza di poche ore dalle indiscrezioni sul possibile interesse da parte della società di Cupertino per sviluppare un proprio motore di ricerca, Mountain View dirotta l’attenzione verso un nuovo sistema studiato proprio per lo smartphone della mela e teso a rendere i suoi servizi di ricerca maggiormente centrali nel fortunato dispositivo. L’applicazione che consentirà di effettuare ricerce sul Web tramite comandi vocali sarà distribuita nelle prossime ore, gratuitamente, direttamente sull’App Store di Apple.

Il principio di funzionamento della nuova applicazione, che sostituisce la precedente versione di Gooogle Mobile App, è molto semplice e intuitivo. Per effettuare una ricerca, gli utenti devono semplicemente scandire nel microfono dell’iPhone le parole che desiderano ricercare attraverso Google o frasi di senso compiuto come “Quanto è alto il Monte Bianco?”. Il suono della voce viene registrato dall’applicazione, compresso e inviato ai server di Mountain View. Un software interpreta così la richiesta vocale dell’utente, provvede a effettuare la ricerca e ad inviarne nuovamente i risultati all’iPhone. Stando alle prime informazioni, l’intera procedura richiederebbe pochi secondi sia attraverso la connessione WiFi sia attraverso rete 3G. I tempi di risposta potrebbero comunque essere condizionati dalla congestione della rete cellulare.

Il riconoscimento vocale avviene dunque in remoto non gravando eccessivamente sulle risorse dell’iPhone e consentendo anche un maggiore risparmio della batteria, nonché tempi di elaborazione delle query vocali più rapidi. Il sistema sfrutta, inoltre, le informazioni sulla posizione geografica dell’utente fornita da WiFi e GPS per offrire risultati maggiormente pertinenti nel caso di ricerche specifiche legate a un luogo, come per esempio “Qual è l’ufficio postale più vicino?”.

Una prima versione dell’applicazione è stata testata con esiti soddisfacenti dal quotidiano New York Times. Le variabili cui è soggetto il sistema di riconoscimento vocale sono molteplici, dalle condizioni ambientali in cui viene registrata la query al tipo di voce, e non sempre consentono una perfetta comprensione da parte del software della richiesta inviata dall’utente. Al momento Google non ha fornito dati precisi sulla percentuale di richieste che mediamente vanno a buon fine, ma gli sviluppatori di Mountain View sembrano essere soddisfatti degli attuali livelli dell’applicazione, che consentirebbe in molti casi di risparmiare tempo evitando di dover tenere impegnate le mani. Il servizio approntato da Google può essere utilizzato per ottenere informazioni sul Web, le condizioni del traffico, ma anche per scorrere i contatti presenti nella rubrica del proprio iPhone.

Grazie all’enorme mole di dati presente nei database di Mountain View, si stima che nel corso del prossimo semestre l’applicazione implementata dal famoso motore di ricerca potrà migliorare ulteriormente, raggiungendo nuovi livelli di accuratezza e precisione. Google potrebbe dunque rendere disponibile la sua tecnologia per il riconoscimento vocale anche per altri dispositivi portatili, magari equipaggiati con il suo sistema operativo Android. L’applicazione per iPhone costituisce dunque un primo banco di prova utile per testare la funzionalità del servizio e apportare possibili implementazioni.

Il riconoscimento vocale per iPhone ha anche destato nelle settimane scorse gli interessi di Microsoft. Il colosso dell’informatica ha confermato di essere al lavoro, tramite la sua controllata Tellme, per la realizzazione di nuove soluzioni tecnologiche per portare il riconoscimento vocale sullo smartphone Apple, ma l’applicazione sarà probabilmente pronta solo nel 2009. Il fattore temporale potrebbe dunque favorire Google.

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