Aria di crisi anche per Google

Le conseguenze della recessione economico-finanziaria hanno travolto anche il colosso di Mountain View. Quella che fino a pochi giorni fa sembrava un’oasi felice esente dalla crisi, è oggi un’azienda in cui, come nelle altre, si discute di tagli e ridimensionamenti.

La situazione del titolo in Borsa non era certo dei migliori già da molto tempo, soprattutto se pensiamo che dalla fine del 2007 le azioni di Big G hanno subito un crollo di oltre il 30%. Una situazione che non ha mai destato scalpore perché giudicata più che comprensibile dato il contesto e rispetto all’andamento ben peggiore della concorrenza.

Oggi però le cose sembrano cambiate.

Prima l’inaspettata chiusura di Lively, poi quella di SearchMash, un motore di ricerca usato per varie sperimentazioni, sono state la punta di un iceberg di cui la struttura è emersa solo oggi destando non poca sorpresa tra gli utenti e gli addetti ai lavori.

Il board della società ha annunciato una serie di tagli che avranno effetti sulle risorse umane e sui progetti. Sembra infatti che molti tra i contratti a tempo determinato, che rappresentano il 30% della forza lavoro del motore Web, alla loro scadenza, non verranno rinnovati.

Un sospiro di sollievo lo possono tirare i 20 mila dipendenti diretti che, stando alle dichiarazioni dei vertici aziendali, resteranno al loro posto.

Google tende a precisare che le assunzioni non verranno bloccate anche se non seguiranno i ritmi serrati degli ultimi anni. Difficile da credere visto gli sviluppi odierni… se è vero come ha dichiarato Forbes che Google è “la società dove tutti vorrebbero lavorare”, allora ci saranno molti sogni infranti.

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