Criterion porta online il vero cinema, finalmente

“Su internet si trova tutto” in realtà è una frase sbagliata quando si parla di film. Legale o illegale che sia la ricerca non si trova tutto: si trova quasi tutto tra le cose più in vista. Certo la scelta, come si dice spesso, è molto più ampia e completa di quanto possa essere in qualsiasi videoteca. Eppure non c’è tutto.

Dalla rete mancano i film più vecchi in buona qualità che non siano i grandi classici. Soprattutto, come accade per la musica classica, spesso la ricerca è resa ostica da una cattiva titolazione o da una catalogazione tempestata di errori.

Anche su iTunes o Hulu sia i film di nicchia veri che quelli più vecchi mancano del tutto. A colmare il gap e a dimostrare che la rete è il luogo della coda lunga arriva la Criterion Films, collana che storicamente si occupa della riedizione in DVD dei grandi classici e che ora comincia a portare online il suo catalogo con un’offerta che però non si può dire sia delle migliori.

Dal sito infatti si accede ad un primo catalogo che prevede al momento una ventina di film (ma chiaramente le aggiunte sono continue) che possono essere visti in streaming per 5 dollari solo da Stati Uniti e Canada.

Occorre attendere che il server carichi buona parte del film, poi parte la riproduzione in una qualità che, vista a schermo intero, non è delle più fenomenali, specialmente a fronte di un prezzo così alto. In compenso però, se può essere di consolazione, una volta pagato il film può essere visto ad oltranza e, nel caso si volesse poi comprare il DVD, i 5 dollari iniziali vengono scalati dal prezzo totale.

L’esperienza di acquisto non è dunque delle migliori, ma si può ripiegare sulla sezione (ora in Beta) denominata The Authors dove sono disponibili molti più film (più che altro contemporanei e appartenenti al circuito dei festival, ma c’è anche qualche classico) in maniera assolutamente gratuita e per gli utenti di tutto il mondo. Questa sezione si differenzia da quella principale non solo per catalogo e prezzo, ma anche perchè è strutturata come un social network all’acqua di rose. Ogni film può essere commentato, aggiunto alla propria lista di preferiti, segnalato, eccetera.

L’impressione che si ha alla fine è che, nonostante il meritevole obiettivo, tutto sia fatto un po’ a tirar via, che l’appassionato possa trovare un po’ di sollievo ma che comunque non si tratta di un’offerta attraente, nonostante poi il fulcro di tutto (i film) ci siano e siano ottimi.
Una rapida analisi all’elenco ne dà l’idea: ci sono “8 e mezzo”, “Il Posto di Olmi”, “Hana-Bi”, “Kids Return”, “Tutti i Battiti Del Mio Cuore”, “Il Signore Delle Mosche”, “Il Ladro di Bagdad” di Michael Powell, “Arrivederci Ragazzi”, “Solaris”, “Come Vinsi La Guerra”, “L’age D’or” e molti altri. Niente a che vedere, comunque, con l’equivalente musicale, cioè l’ottimo servizio di vendita online di musica classica della Deutsche Gramophon.

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