Steve Jobs rinuncia all'ultimo Macworld

Apple ha ufficialmente comunicato che il suo ultimo keynote al Macworld di gennaio non sarà condotto da Steve Jobs. La società di Cupertino parteciperà per l'ultima volta nella sua storia all'evento: le logiche di marketing ora sono diverse
Apple ha ufficialmente comunicato che il suo ultimo keynote al Macworld di gennaio non sarà condotto da Steve Jobs. La società di Cupertino parteciperà per l'ultima volta nella sua storia all'evento: le logiche di marketing ora sono diverse

Steve Jobs non condurrà il keynote di apertura del Macworld 2009. La notizia è ufficiale e giunge direttamente dall’ufficio stampa di Apple, che pone così fine alle numerose speculazioni circolate negli ultimi giorni circa una possibile partecipazione del suo CEO al tradizionale appuntamento di inizio anno. Ma le novità per gli utenti e i fan della mela non si fermano solamente a questo dettaglio: quello del prossimo gennaio sarà l’ultimo Macworld cui Apple prenderà parte.

La notizia è stata comunicata da poche ore da uno scarno ed essenziale comunicato, destinato ad aprire numerosi interrogativi sulle scelte della compagnia e sulla decisione di non fare aprire l’ultimo Macworld nella storia di Apple al suo CEO, Steve Jobs. La nota rilasciata dalla società della mela è molto chiara su questo punto: «Apple annuncia oggi che questo sarà l’ultimo anno in cui prenderà parte al Macworld Expo. Philip Schiller, senior vice president dell’area Worldwide Product Marketing di Apple, condurrà il keynote di apertura per la Macworld Conference di quest’anno, e sarà l’ultimo keynote di Apple nell’ambito dell’evento».

La decisione, anticipata da alcuni rumors durante gli ultimi giorni, elimina in un solo colpo uno dei momenti tradizionalmente più apprezzati dagli utenti della mela. Nel corso degli anni, infatti, le presentazioni condotte da Steve Jobs hanno assunto un valore particolare, un’occasione per apprendere direttamente dal suo primo responsabile le novità e i percorsi intrapresi dalla compagnia. Una pratica che, però, col tempo aveva legato eccessivamente l’immagine di Apple al suo CEO, impedendo a Steve Jobs di organizzare una possibile uscita di scena senza nuocere sui destini della società.

Secondo alcuni osservatori, infatti, la decisione di non presentare il tradizionale keynote potrebbe costituire un primo passo di un progressivo allontanamento di Jobs da Apple. Come è stato ampiamente ricordato nel corso dell’ultimo anno, spesso con cinismo e scarso rispetto per la persona, il famoso CEO è apparso negli ultimi appuntamenti ufficiali molto provato nel fisico, messo a dura prova dalle patologie sofferte in passato. Una condizione difficile e tale da giustificare la volontà di distinguere con maggiore nettezza i propri destini da quelli di Apple, probabilmente per nuocere il meno possibile a entrambi.

La decisione di Steve Jobs di non presentare il keynote assume un valore particolare se si pensa che quella di Apple sarà l’ultima presentazione ufficiale al Macworld. Ma tra le tante incertezze sulla salute del CEO e le sue decisioni per l’immediato futuro, la società di Cupertino sembra spiegare con chiarezza perché l’appuntamento di gennaio non sia più ritenuto strategico nelle sue logiche di marketing: «Ora Apple raggiunge molte più persone in molti più modi rispetto a quanto mai fatto prima così, come per molte altre società, le fiere commerciali sono diventate una parte estremamente minoritaria dei modi in cui Apple raggiunge i suoi clienti. La crescente fama degli Apple Store, con oltre 3,5 milioni di visite ogni settimana, e il sito Apple.com consentono ad Apple di raggiungere direttamente oltre cento milioni di clienti in tutto il mondo in modi innovativi».

Chiudere l’esperienza del Macworld consentirà dunque ad Apple di concentrarsi sulle nuove strategie di marketing, ponendo fine a una tradizione ritenuta ormai superata e non in grado di soddisfare a pieno le istanze della società. L’assenza dal Macworld non segnerà probabilmente la fine dei famosi keynote per la presentazione dei nuovi prodotti al pubblico. Grazie a una gestione molto attenta, il sistema delle conferenze ha sempre consentito ad Apple di catalizzare l’attenzione degli utenti e dei media con evidenti ricadute sul piano del marketing. Una valida opportunità da continuare a sfruttare, anche in assenza di Steve Jobs.

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