Cosa si può fare con una connessione WAP?

Nelle ultime offerte di connessione ad Internet in mobilità appare spesso la dizione “navigazione WAP“, al posto di una più trasparente e semplice connessione ad Internet. I dubbi su cosa questo WAP permetta di fare sono molti, e in quello che segue cercherò di diradare un po’ le nebbie che avvolgono l’argomento.

Iniziamo con un po’ di storia: il Wireless Application Protocol, fin dagli arbori della sua concezione, rappresenta un protocollo pensato per realizzare una versione estremamente leggera di un sito Internet. Correva l’anno 1998 quando la prima versione delle specifiche fu rilasciata, e si può ben immaginare quali erano a quel tempo le massime eccellenze tecnologiche in campo mobile a cui si poteva aspirare.

Da questo punto d’inizio, complice un approccio comunicativo puramente commerciale da parte degli operatori verso la loro clientela, siamo arrivati all’oggi dove, quando si parla di navigazione WAP, si intende sostanzialmente una navigazione fatta dal proprio cellulare, o ancora più precisamente, una navigazione fatta usando il punto di accesso (APN) WAP del proprio operatore. Chiamiamo per chiarezza questo nuovo modo “nuovo-WAP”.

Appoggiandosi sul “nuovo-WAP”, possiamo accedere con il nostro smartphone anche alla versione normale di un sito, a patto di avere un browser con le capacità necessarie, come Opera Mini o Skyfire. Quindi, usando ad esempio la Wind Mega Ore, possiamo navigare senza problemi sia sulla versione full di Facebook, sia su quella ottimizzata per piccoli schermi. Da notare che ho scritto versione per piccoli schermi, e non versione WAP, dato il social network sopracitato non ha una versione del sito scritta in WML, il linguaggio di descrizione dei siti “vecchio-WAP”, usato al posto del normale HTML.

Fuorviante, vero? Senza dubbio, se consideriamo il significato originario della tecnologia e l’uso iniziale che ne veniva fatto: chi non si ricorda i primi servizi di sfondi e suonerie? Comunque, dato che questa distonia viene tutta a nostro vantaggio, chiudere un occhio non costa nulla.

Ma con questo “nuovo-WAP”, si riesce a navigare solo sui siti Internet? La risposta È dipende, dato che e l’operatore che fornisce il servizio a decidere cosa possiamo o non possiamo fare.

Dalle prove empiriche che ho fatto con Wind, ecco cosa sono riuscito ad ottenere. Sarebbe bello sapere anche come si comportano gli altri operatori.

  • Siti Internet: ne ho provati molti, sia in versione full che mobile e non mi hanno mai dato problemi;
  • Google Maps Mobile: permesso;
  • JackSMS / Skebby: permesso;
  • Applicativo Google Mail Mobile: non permesso;
  • Twibble e altri client twitter: permesso;
  • Fring: non permesso;
  • YouTube Mobile e altri siti di streaming: non permessi.

La lista sarà arricchita non appena avrò modo di effettuare ulteriori prove.

Ultima chicca, riservata ai possessori di telefoni Sony-Ericsson più smaliziati: se usate questi cellulari come modem esterni, potete usare una connessione già impostata nel cellulare con relativo punto di accesso, invece che definire tutti i parametri nella stringa di connessione da specificare nelle configurazioni del modem. Se nel telefonino la connessione che sfrutta l’APN WAP È la numero 3, componendo il numero #99***3#, invece che il classico *99***9#, potrete accedere alla Rete sfruttando la connessione WAP e quindi navigare nella versione full dei siti, pur rientrando in una delle promozioni WAP attivata nel vostro numero. Carino, vero?

Quanto scritto in questo post è il frutto delle mie prove empiriche, e non c’è nulla di confermato da parte degli operatori (“compito arduo viste le risposte date da diverse telefonate ai call center”). L’unica vera conferma l’ho ottenuta dal dettaglio del traffico, isolando ogni operazione e verificandone l’addebito. Un modo di fare che consiglio a tutti prima di iniziare ad usare qualche servizio, dato che, in caso di errore, le tariffe sono generalmente salate. Un grazie inoltre all’utente Sergio, che mi ha aiutato in questa indagine.

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