La guerra dei brevetti non risparmia Oprah

La società della regina dei talk show al femminile negli Stati Uniti, Oprah Winfrey, è accusata di aver violato un brevetto. Harpo Productions avrebbe utilizzato senza i dovuti permessi un sistema fornire le anteprime dei libri online agli utenti
La società della regina dei talk show al femminile negli Stati Uniti, Oprah Winfrey, è accusata di aver violato un brevetto. Harpo Productions avrebbe utilizzato senza i dovuti permessi un sistema fornire le anteprime dei libri online agli utenti

Anche Oprah Winfrey non sembra essere immune dalle battaglie sui brevetti. La famosa conduttrice televisiva, un’icona del talk show al femminile negli Stati Uniti, è finita nel mirino della società Illinois Computer Research che la accusa di aver utilizzato alcuni sistemi brevettati per presentare i libri online del suo Oprah’s Book Club. L’iniziativa legale non interessa in prima persona la conduttrice televisiva, ma la società a lei collegata Harpo Productions Inc.

Stando alle prime informazioni, Illinois Computer Research contesterebbe a Oprah l’utilizzo non autorizzato del suo brevetto 7.111.252, contenente la descrizione di un sistema per offrire agli utenti la possibilità di sfogliare e visualizzare l’interno e l’esterno di un libro online prima di procedere al suo acquisto. Secondo i promotori della causa, una soluzione del tutto simile a quella brevettata sarebbe utilizzata frequentemente dal sito web riconducibile all’Oprah’s Book Club per presentare un’anteprima dei libri consigliati agli utenti.

Illinois Computer Research (ICR) chiede dunque il riconoscimento dei diritti legati al proprio brevetto con l’evidente intento di ottenere un cospicuo risarcimento da Harpo Productions Inc. Un protagonista della vicenda, riconducibile a ICR, non è del resto nuovo a questo genere di azioni legali, come testimonia la sua storia recente. Nel corso del 2007, la società ha avviato un’azione legale contro Google, contestando il principio di funzionamento del suo servizio Book Search, ritenuto troppo simile al sistema registrato con il brevetto 252. Anche in queso caso, alla società di Mountain View veniva contestato l’utilizzo di una soluzione brevettata tesa a offrire una fedele riproduzione online dei libri originali.

Stando alle informazioni riportate dal blog The Prior Art, tra i soggetti riconducibili a Illinois Computer Research figurerebbero personaggi avvezzi a questo genere di iniziative legali. Scott C. Harris, in particolare, sembra aver reso la sua battaglia per il riconoscimento di alcuni brevetti una vera e propria professione. Il meccanismo prevede generalmente l’avvio di numerose cause legali in contemporanea con la speranza di ottenere congrui risarcimenti extragiudiziali prima di giungere nelle aule dei tribunali. L’iniziativa intrapresa da Illinois Computer Research non dovrebbe dunque impensierire più di tanto Oprah e il suo considerevole impero editoriale.

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