Telecom punta decisa sull'IPTV

Forse un po’ a sorpresa e per voce del suo amministratore delegato Franco Bernabè, la stessa Telecom Italia ha smentito con decisione le voci che descrivevano i vertici del gruppo poco interessati alla divisione broadcasting, tanto da essere decisi a cedere al miglior offerente l’emittente generalista La7, che trasmette in analogico e sul DTT (in cui possiede ben due mux nazionali).

La smentita delle voci è arrivata durante la Conferenza Nazionale sul DTT tenuta a Roma, durante la quale l’amministratore delegato ha definito La7 come un “patrimonio” di esperienze e competenze, aspetti fondamentali per far quindi mantenere a Telecom un contatto diretto con il mondo broadcasting italiano.

Bernabè tuttavia ha ammesso che non è aspirazione di Telecom quella di fare televisione, ma che l’obiettivo del gruppo è quello di essere un fornitore di tecnologia, in particolare per la piattaforma IPTV che, a suo dire, sarà la televisione del futuro e che ha le potenzialità per racchiudere e integrare molti più servizi in confronto ad altre piattaforme digitali.

Chiare in proposito le sue parole:

La7 mi consente di dialogare con un sistema ed è un centro di competenze, ma la nostra vocazione è quella di avere una piattaforma aperta a tutti. Oggi l’IPTV è disponibile per 6 milioni di persone. Nel nostro piano metteremo a disposizione la banda larga e ultralarga ad una quota crescente di pubblico: quindi mi attendo un rapporto con i broadcaster che consenta di concepire questa piattaforma non come alternativa, ma che integri le altre perché consente di fornire una serie di servizi molto più ricca che quella del digitale terrestre.

Una scelta orientata a presidiare il mercato televisivo nazionale quindi, ma con la volontà di puntare forte sulla fornitura di banda e tecnologia a quanti più operatori possibili, per fare dell’IPTV una TV aperta a tutti.

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