Lettore MP3 nasconde segreti militari

Uomo neozelandese trova all'interno di un lettore MP3 di seconda mano un gran numero di file contenenti dati personali su molti soldati americani che hanno partecipato alla guerra in Afghanistan e Iraq. L'esercito degli Stati Uniti tace imbarazzato
Uomo neozelandese trova all'interno di un lettore MP3 di seconda mano un gran numero di file contenenti dati personali su molti soldati americani che hanno partecipato alla guerra in Afghanistan e Iraq. L'esercito degli Stati Uniti tace imbarazzato

Chris Ogle, un giovane uomo di 29 anni residente a Whangarei, Nuova Zelanda, ha avuto la più grossa sorpresa della sua vita nel momento in cui ha collegato al computer un nuovo lettore MP3, acquistato di seconda mano presso un negozio di Oklahoma per 18 dollari; all’interno dell’unità erano infatti archiviati ben 60 file contenenti informazioni sensibili su un gran numero di soldati americani che hanno partecipato alla guerra in Afghanistan e in Iraq. L’esercito degli Stati Uniti e l’ambasciata al momento tacciono imbarazzati.

La notizia è stata diramata attraverso il canale ONE News dell’operatore neozelandese TVNZ, il cui team ha verificato di persona la veridicità di alcune informazioni rinvenute all’interno della chiavetta; ad esempio, alcuni numeri di cellulare appartenenti a soldati localizzati oltreoceano, sono apparsi essere tuttora funzionanti. Non mancano dati riguardanti ciò che appaiono essere veri e propri briefing di missioni militari e neppure spiegazioni dettagliate sull’equipaggiamento utilizzato dalle truppe. I file, marchiati con l’avviso “[release] prohibited by federal law” (distribuzione proibita dalla legge federale), comprendono inoltre dati strettamente riservati sui soldati, come ad esempio i loro Social Security number (SSN) e informazioni personali, come ad esempio chi di loro portasse un neonato in grembo.

I file, riportanti come data di creazione l’anno 2005, non costituiscono un vero pericolo per la nazione americana, ma potrebbero mettere a rischio i singoli soldati. Mentre l’esercito degli Stati Uniti e l’ambasciata al tacciono imbarazzati, alla Strategic Studies at Victoria University Peter Cozens si interroga sull’accaduto: «uno delle prime regole militari è non fornire a chi ti è contro nulla che possa compromettere la tua posizione, in nessun modo. […] Si tratta di una carenza nelle procedure amministrative che sono anzi motivo di imbarazzo. E si tratta di un genere di cose che si spera non diventi mai di dominio pubblico».

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