Record di Brein: chiusi 94 siti torrent

Continua la lotta senza quartiere ai tracker torrent, una battaglia che vede quasi sempre vittorie iniziali delle associazioni a tutela del diritto d’autore e successive rivincite dei siti che tornano online in lidi più sicuri.

Brein, la nota associazione antipirateria operante principalmente in Germania e Olanda, negli ultimi mesi è riuscita a far capitolare ben 94 tracker torrent gestiti, (di 75 dei quali avevamo già dato notizia) a quanto sembra, da un olandese.

Nel 2007 MyBittorrent, SeedPeer, SumoTorrent, BTjunkie.org, What.cd, Waffles.fm finirono off-line tramite pressioni e azioni legali sull’host, ma, come sempre accade in questi casi, tali siti sono tornati immediatamente online su server sicuri.

Inoltre, per non farsi mancare nulla, l’associazione anti pirateria ha minacciato di segnalare il gestore dei tracker al Fiscal Investigation Unit, con l’accusa di pirateria organizzata, nonostante il FIOD-ECD sia competente principalmente per le grandi frodi finanziarie ragion per cui difficilmente prenderà in considerazione le accuse di Brein.

È forse troppo facile sostenere che tutte queste risorse andrebbero dedicate a combattere fenomeni enormemente più gravi come la pedopornografia ma ciò che realmente fa riflettere è che nessuna major si sia ancora resa conto che scaricare opere protette da diritto d’autore, per quanto deprecabile, non è visto dalla maggior parte della popolazione come un reato.

Occorre dunque cercare di convincere chi scarica musica o film pirata a comprare prodotti originali, ciò può essere fatto solo diminuendo notevolmente i prezzi e promuovendo il “digital delivery”; è del tutto inutile perseguire utenti, provider e siti, il proibizionismo, storicamente non ha mai funzionato e questa non sarà certo la volta buona.

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