Myp2p.eu vince la sua battaglia legale

Sul sito olandese Myp2p.eu, di cui ci siamo occupati in passato, è possibile trovare tutte le informazioni necessarie per poter guardare gratis eventi sportivi online, sia attraverso streaming “semplici”, sia utilizzando programmi di P2P-streaming, per lo più cinesi, come ad esempio SopCast. Nel corso degli anni, molti sono stati i tentativi di oscurare o quantomeno limitare il successo del sito, e le ragioni sono fin troppo ovvie: i network che pagano milioni di euro per avere l’esclusiva della Champion’s League, tanto per fare un esempio, non possono tollerare che il loro prodotto venga messo a disposizione di tutti gratuitamente.

Gli ultimi a provarci, in ordine di tempo, sono stati i legali di C More Entertainment (il ramo scandinavo di CANAL+) ma anche questa volta Myp2p ha respinto ogni attacco: il tribunale di Roermond ha rigettato la denuncia del canale televisivo, condannandolo al pagamento di tutte le spese legali.

Alla fine di gennaio sulla home page era comparsa un’avvertenza, nella quale si spiegava che erano stati rimossi i link agli streaming di alcune delle più importanti competizioni sportive internazionali. Tutto questo, appunto, a seguito dell’ingiunzione di C More Entertainment. Ora, al contrario, l’unico campionato “vietato” è quello olandese, ben poca cosa, commercialmente parlando, rispetto a giganti come la Serie A, La Liga spagnola o la Premier League inglese.

Magari ci si può chiedere come mai una tale palese violazione delle licenze televisive possa rimanere impunita. La ragione è molto semplice: Myp2p non ospita direttamente gli streaming, ma solo i collegamenti ad essi, così come non sviluppa i programmi, ma spiega il loro funzionamento. Come a dire, “con puro spirito educativo” e “a mero scopo informativo”.

C’è da giurare, però, che la storia non finirà qui: secondo il quotidiano inglese The Guardian, la Major League di Baseball statunitense ha nel libro paga ben tre impiegati il cui unico compito è scovare le messe in onda illegali delle partite, e anche la Premier League sarebbe pronta ad affilare le armi per salvaguardare i propri diritti di proprietà intellettuale.

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