Psystar torna a proporre un nuovo clone Mac

La compagnia in causa da tempo con Apple per la vendita indebita di computer che montano il suo sistema operativo non teme la sconfitta e anzi rilancia. Esce così Open(3) il terzo computer prodotto dalla società ad offrire Mac OS X a prezzi inferiori
La compagnia in causa da tempo con Apple per la vendita indebita di computer che montano il suo sistema operativo non teme la sconfitta e anzi rilancia. Esce così Open(3) il terzo computer prodotto dalla società ad offrire Mac OS X a prezzi inferiori

Psystar, la compagnia già coinvolta in note questioni legali di alto livello con Apple a causa dei computer che ha venduto senza autorizzazione con il sistema operativo della mela, non teme un verdetto legale avverso e nel mezzo della battaglia legale fa uscire un nuovo modello dei suoi cloni Mac.

Il nome ufficiale è Open(3) e, come intuibile, è il terzo computer che la società vende con preinstallata l’ultima versione di Mac OS X. Open(3) non è nemmeno troppo diverso dal modello precedente, con uno chassis dekstop al posto di una tower. A questo punto, dunque, diventano più credibili le affermazioni (o minacce) avanzate lo scorso ottobre secondo cui la Psystar avrebbe potuto anche fare uscire sul mercato un portatile che monti il sistema operativo di Cupertino.

La convenienza dei modelli Psystar rispetto a quelli originali è ovviamente nel prezzo, anche se al riguardo gli infervorati redattori di MacWorld non la pensano esattamente così. Open(3) monta un processore 2,8GHz Core 2 Duo Processor, 2Gb di RAM DDR2, HDD SATA da 500Gb e scheda video Nvidia GeForce 8400GS con 256MB di memoria, ha un masterizzatore SATA, 4 porte USB, porta Ethernet, uscite PS/2, LPT e una seriale RS-232. Tutto ad un prezzo di 600 dollari. Dal setup però mancano Bluetooh, WiFi, FireWire, monitor, tastiera e mouse.

Intanto le gesta della Psystar cominciano a fare proseliti. Una compagnia tedesca ha infatti imitato Psystar mettendo in commercio un clone del Mac che sostiene di essere legale poichè la legge tedesca rende nulla la licenza di utilizzo del software che ne proibirebbe l’installazione su macchine non prodotte a Cupertino. Infatti, stando sigillata dentro la scatola, l’utente non la può leggere prima di comprare il bene, il che fa sì che non abbia effetto.

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