Truffe online: aumentano di un terzo le segnalazioni

Stando agli ultimi dati diffusi dall'FBI in collaborazione con NW3C, nel corso del 2008 le segnalazioni per le truffe online sono aumentate di circa il 33%. Phishing e vendite fasulle sono gli stratagemmi più utilizzati per gabbare gli utenti
Stando agli ultimi dati diffusi dall'FBI in collaborazione con NW3C, nel corso del 2008 le segnalazioni per le truffe online sono aumentate di circa il 33%. Phishing e vendite fasulle sono gli stratagemmi più utilizzati per gabbare gli utenti

Le segnalazioni di crimini online nel corso dell’ultimo anno sono aumentate di circa un terzo rispetto al 2007. A rivelarlo è il Federal Bureau of Investigation (FBI) statunitense, che insieme al White Collar Crime Center (NW3C) ha da poco diffuso il suo rapporto annuale [pdf] sul numero di richieste di assistenza per i crimini online nel corso del 2008. Stando ai dati da poco diramati, in un anno le segnalazioni sono aumentate del 33%, a dimostrazione di quanto la Rete sia sempre più utilizzata per portare a termine truffe e imbrogli.

Nel 2008 l’FBI ha ricevuto complessivamente 275.284 denunce a fronte delle 206.884 del 2007. Un dato in controtendenza rispetto alle rilevazioni dei precedenti tre anni, che avevano fatto registrare una progressiva dimunizione del fenomeno. Le perdite causate dalle truffe online negli Stati Uniti hanno così raggiunto la cifra record di 264,6 milioni di dollari, un ammontare distante dai 239 milioni di dollari del 2007. Rapportata alle singole vittime, la cifra dimostra come ogni utente truffato online abbia mediamente subito una perdita intorno ai 930 dollari.

Circa una segnalazione su tre inviata all’FBI interessa un mancato pagamento o la mancata consegna del materiale acquistato online, spesso tramite siti web poco affidabili o appositamente creati per truffare gli utenti. I crimini economicamente più consistenti interessano, invece, il furto o la sottrazione dei dati delle carte di credito generalmente tramite phishing e pagine online che imitano nella grafica e nei contenuti i siti degli istituti di credito. Buona parte delle truffe mirano agli Stati Uniti, ma nascono su scala globale in numerosi paesi come Canada, Regno Unito, Nigeria e Cina. Gli autori dei crimini sono molto abili nel nascondere le loro tracce online a tal punto da rendere spesso difficoltosa, se non impossibile, la loro identificazione.

L’età media dei truffati oscilla tra i 30 e i 50 anni, dunque una buona percentuale della popolazione adulta. Il rapporto di NW3C fornisce anche alcuni interessanti dati sull’impatto delle truffe sui due generi. Nelle truffe online gli uomini perdono mediamente molti più soldi delle donne, per ogni 1,69 dollari persi da un uomo una donna ne perde appena uno. Ciò è probabilmente dovuto alla abitudini dei due sessi in Rete, ma anche alle differenti categorie merceologiche e ai diversi sistemi utilizzati dagli autori delle attività fraudolente online. Infine, gli autori della maggior parte dei crimini online sono di sesso maschile, circa l’80%.

Il report dimostra come non sia sempre semplice scampare alle truffe online, specialmente per gli utenti meno esperti o attenti. Eppure sono proprio una consapevolezza dei rischi che si corrono e una buona dose di buonsenso le armi migliori per non cadere vittime dei crimini in Rete. Diffidare delle email sospette, verificare la correttezza delle URL dei siti per i servizi bancari e compiere acquisti su siti di ecommerce sicuri possono spesso allontanare la possibilità di subire una truffa o ricevere spiacevoli sorprese.

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