Yahoo Music apre a servizi di terze parti

Yahoo rinnova il portale Yahoo Music come parte della sua 'Open Strategy', permettendo ai suoi utenti di accedere e interagire con nuovi servizi online e prodotti realizzati da terze parti, quali iTunes e YouTube
Yahoo rinnova il portale Yahoo Music come parte della sua 'Open Strategy', permettendo ai suoi utenti di accedere e interagire con nuovi servizi online e prodotti realizzati da terze parti, quali iTunes e YouTube

Yahoo stringe nuove partnership con i colossi della musica online al fine di offrire nuovi servizi e prodotti direttamente attraverso le pagine del suo portale Yahoo Music. Attraverso l’utilizzo di appositi moduli da inserire all’interno delle ‘Artist Pages’, risulta così da ieri possibile avere accesso alla musica digitale erogata da servizi esterni quali YouTube e Pandora oppure effettuare acquisti attraverso iTunes o Amazon.

Yahoo Music, che già permette di consultare le date dei tour e i video musicali di oltre 500.000 artisti offrendo inoltre la possibilità di scaricare e acquistare le loro canzoni, mira così ad aprire i suoi orizzonti, puntando a divenire un vero e proprio punto di partenza per ogni esigenza in campo musicale. Yahoo ha reso infatti disponibili numerosi moduli con i quali arricchire le proprie “Artist Pages”, pronti per accedere ai contenuti a pagamento offerti da iTunes e Amazon.com, agli streaming audio di Last.fm e Pandora, a Rhapsody e YouTube, nonché allo stesso Yahoo. In un prossimo futuro, verranno rilasciati nuovi moduli, in grado di aprire ulteriormente il portale al mondo esterno, tra cui una estensione in grado di offrire agli utenti del portale la possibilità di pubblicare anche i propri brani musicali.

«Artist Pages fa leva sull’enorme pubblico del Web e di Yahoo», ha dichiarato Michael Spiegelman di Yahoo Music, «al fine di creare qualcosa di totalmente nuovo, aperto, sociale e originale. È la più grande sfida per l’industria della musica digitale». Una mossa che arriva dopo poco più di un anno da quando Yahoo ha annunciato la chiusura del suo servizio di musica a pagamento e nata come parte della strategia “Open Social” portata avanti dal motore di ricerca. L’intento alla base è infatti di enfatizzare il sempre più vincente modello sociale all’interno dei propri portali e attirare così a sé un pubblico sempre più vasto pur basando il tutto su servizi di aziende terze.

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