La giusta paga? Calcoliamola

Ogni mattina ci si sveglia, per poi recarsi al lavoro, in ufficio, davanti al nostro caro PC, immersi tra marketing e linguaggi di programmazione.

Poi, giunto quel noto “15 (o 27) del mese”, arriva puntuale (la speranza è che sia puntuale) la vostra busta paga, a farvi tornare un po’ di sorriso.

Ma avete mai provato a chiedervi se quel che ricevete in qualità di compenso, corrisponda davvero a quel che meritate, in rapporto alla mansione da voi svolta?

Beh, se non ve lo siete chiesti, in diversi hanno provato a farlo per voi: stiamo parlando dei diversi portali che, sul Web, vi permettono (almeno in maniera ipotetica) di scoprire se, in relazione ad alcuni fattori da impostare manualmente, la vostra paga è giusta o meno.

Il primo di cui voglio parlarvi prende il nome di “My Pay”: la prima cosa che vi verrà richiesta è quella di indicare la vostra posizione (dirigente, quadro, impiegato, personale medico); poi vi troverete dinanzi a una serie di parametri da impostare, inerenti il fatturato dell’azienda, il numero dei dipendenti, il settore di lavoro, ecc.

Riempire ognuno dei campi, a dire la verità, sarà anche impresa ardua e un po’ lunga, ma al termine il risultato è soddisfacente; il consiglio è di inserire i dati correttamente, perché trattandosi di un sistema abbastanza preciso, l’incongruenza dei dati verrà subito rilevata.

Più intuitivo il servizio messo a disposizione da CGIL, che comunque si basa anch’esso su parametri pre-impostati, che dovrete solamente selezionare; anche qui, la coerenza è necessaria per ottenere la corretta risposta del sistema.

Non vi fidate? Potete sempre provarci: se risulterete sottopagati, stampate il responso, correte dal capo, e chiedete un aumento.

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