Skytone Alpha 680, primo netbook con Android

L’attesissimo sistema operativo Android inizia a fare proseliti anche nella comunità di produttori hardware e in particolare netbook. Dalle ipotesi di qualche settimana fa, si è passati rapidamente ai fatti reali e alle primissime specifiche.

Il primato di primo netbook con Android va a Skytone, piccolo marchio industriale cinese famoso per la produzione di cuffie e telefonini Skype e per dei modelli di computer a bassissimo costo per i bambini.

Il produttore di Guangzhou ha rilasciato sul proprio sito ufficiale le foto e le specifiche del proprio Alpha 680, primo netbook basato su Android.

Il dispositivo è di tipo molto economico con uno schermo LCD da appena 7″ e risoluzione di 800×480, 128 MB di RAM DDR2, una memoria flash Nand da 1 GB per lo storage e una CPU principale ARM11 a 533MHz a 32 bit

Il piccolo portatile ha anche una scheda WiFi IEEE 802.11 b/g interna (e opzionalmente può supportare la connessione mobile 3G), tre porte USB 2.0, uno slot per card SD/MMC, una tastiera standard da 80 tasti con touchpad e una batteria ai polimeri di litio da 4200mAh. Disponibile in 5 colorazioni diverse (rosa, giallo, rosso, nero e bianco) questo prodotto non offre di certo un set di specifiche da far invidia ai migliori netbook moderni, ma è semplicemente un portatile economico costruito in fretta e furia sulla base di modelli precedentemente dedicati esclusivamente ai bambini.

Anche se non ancora dichiarato ufficialmente, sembra che il prezzo di questo primo netbook con Android sarà molto basso, fra i 100 e i 200 dollari (fra i 75 e i 150 euro).

Ma Skytone non rimarrà sola sul mercato a lungo. Già da tempo altri produttori stanno lavorando su soluzioni netbook che adottino Android come sistema operativo. Ad esempio Freescale (l’ex divisione semiconduttori di Motorola) sta lavorando su Pegatron e da qualche ora circolano anche video dimostrativi di Android su un piccolo (e prima sconosciuto) netbook chiamato I-Buddie (costruito attorno alla piattaforma Intel Atom N270). Tutti questi progetti hanno in comune l’uso di processori a bassissimo costo e componenti ridotti all’osso per tenere giù i costi.

A decidere il successo di questa nuova classe di dispositivi sarà il mercato, ma il loro proliferare fa capire già oggi l’universalità che Android può creare in un mondo finora dipendente da Microsoft.

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