E poi venne l'INQ1

3 ha evoluto l'idea del proprio SkypePhone inglobando nel nuovo INQ1 anche Facebook, Windows Live Messenger, Last.FM ed altro ancora. L'INQ 1 giunge ora anche in Italia portando una promessa coraggiosa: cambiare le regole della telefonia mobile
3 ha evoluto l'idea del proprio SkypePhone inglobando nel nuovo INQ1 anche Facebook, Windows Live Messenger, Last.FM ed altro ancora. L'INQ 1 giunge ora anche in Italia portando una promessa coraggiosa: cambiare le regole della telefonia mobile

Dietro certi telefonini c’è un design particolare. Dietro altri c’è una caratteristica specifica, che possa differenziare un prototipo da un altro rendendolo appetibile. Dietro l’INQ1 c’è un concetto invece totalmente differente. Formalmente banale, ma portatore di significati che vanno oltre il concetto di telefonia odierno. Internet è infatti tutt’uno con il telefono, entra tra le funzionalità dello stesso tramite i propri massimi rappresentanti e forgia assieme all’offerta del carrier un concetto che non si pone in concorrenza, ma in totale alternativa. L’INQ1, insomma, pur essendo un telefonino è anche tutta un’altra cosa.

Dentro l’INQ1 c’è Facebook. Dentro l’INQ1 c’è Skype. Dentro l’INQ1 c’è anche Windows Live Messenger, nonché Last.FM. Il concetto nasce da 3 ed è in 3 che trova realizzazione: l’hardware è in mano alla INQ Mobile (gruppo Hutchinson Whampoa), mentre il canale su cui il passaggio del traffico avviene è quello delle offerte 3 Italia. Se normalmente il prezzo è l’ultima cosa che viene nominata descrivendo un telefonino, in questo caso è invece probabilmente utile partire di qui per capire il significato vero di tutto ciò che seguirà: 99 euro con abbonamento Super 10, o 10 euro mensili in comodato gratuito con impegno minimo di 24 mesi. Non solo: «Fino al 31/12/2009, i clienti che aderiranno all’offerta avranno a disposizione fino a 3 gigabyte di navigazione gratuita al mese (dal 1 gennaio 2010 al costo di 5 euro).

Le caratteristiche tecniche, così come descritte dalla comunicazione ufficiale diramata: « Leggero (pesa solo 100 grammi) e sottile nonostante sia uno “slider” (misura 97×47,6×14,4 millimetri), INQ1 sarà disponibile nei colori Silver o Black e offre un display Lcd TFT da 2,2 pollici con risoluzione QVGA (240×320 pixel) a 262.000 colori. Il menù funzioni include connettività UMTS/HSDPA, Bluetooth 1.2, 50MB di memoria espandibile tramite microSD fino a 4 GB. La batteria da 1150 mAh in dotazione offre oltre 300 ore in stand-by o oltre 6 ore in conversazione». L’INQ1, va sottolineato, è stato premiato lo scorso Febbraio in occasione del World Mobile Congress di Barcellona come il miglior cellulare al mondo: a distanza di pochi mesi il telefono è ufficialmente compreso nell’offerta 3 Italia.

È evidente come l’INQ1 voglia rappresentare una evoluzione del concetto su cui già si basava a suo tempo il noto SkypePhone. Quello che allora 3 voleva creare con Skype, oggi viene esteso a Facebook estendendo l’offerta ed aumentando il bacino d’utenza interessato. «Dall’integrazione tra Facebook e cellulari nasce un “personal media” di nuova generazione dalle potenzialità enormi, un universo in cui convivono più di 200 milioni di utenti Facebook, 400 milioni di utenti 3G e 3,5 miliardi di utenti di telefonia mobile nel mondo». La comunicazione telefonica può essere bypassata senza grossi problemi: chat, instant messenger e social network rappresentano il valore aggiunto di un telefono che guarda avanti e basa sul traffico dati l’espressione del proprio pieno potenziale.

Per Skype l’INQ1 non è una novità. Con lo SkypePhone, come ricordato, l’esperimento con il gruppo H3G era già stato avviato e quel primo telefono ibrido aveva già saputo stupire. Portare Skype nel recinto della telefonia mobile è tutto ciò che i carrier normalmente evitano poiché sussiste il rischio concreto che il client VoIP sottragga risorse alle ricche casse del settore. Per il gruppo 3 il concetto è rivoltato: sottrarre appetibilità alla telefonia significa donarla al traffico dati, il che permette così di ripensare completamente il concetto di telefono riempiendo il dispositivo di applicazioni che ne moltiplicano il valore di utilizzo. L’INQ1 pone soltanto un ampio (e quindi poco significativo) limite: 10 ore di chiamata Skype-to-Skype giornaliere.

Abbiamo chiesto un’opinione sulla rinnovata partnership tra i due gruppi ad Enrico Noseda, Direttore European Market Development di Skype:

INQ1 è la logica evoluzione dello SkypePhone?
«Sì, lo potremmo definire una evoluzione in “salsa Social” dello SkypePhone in quanto, oltre alla completa integrazione con Skype, è il primo cellulare al mondo studiato specificamente per i principali social network come Skype, Facebook, Microsoft Windows Live Messenger e Last.fm che sono infatti integrati in modo assolutamente trasparente nel terminale. 3 è l’unico operatore mobile italiano ad aver accolto Skype tra i servizi della propria offerta. Siamo felici di poter integrare il nostro software all’interno di INQ1 che, anche grazie all’offerta estremamente competitiva che mettiamo a disposizione dei clienti, rappresenta per noi un passo importante verso l’obiettivo di offrire la possibilità di utilizzare Skype sempre e ovunque».

Come procede il passaggio di Skype alla realtà mobile?
«Iniziamo col premetter che l’ingresso di Skype nel mercato mobile offre agli operatori l’opportunità di entrare in contatto con la nostra comunità globale di oltre 440 millioni di utenti e di poter così avvantaggiarsi della crescente richiesta di servizi Skype estendendola al mondo della telefonia cellulare. Il modo di comunicare è cambiato e promette di virare sempre più verso la mobilità, infatti crediamo che le chiamate su cellulare attraverso il web non faranno che accrescere il numero delle chiamate internazionali. Grazie ai costi ridotti, gli utenti saranno in grado di effettuare tipologie di chiamate che diversamente non avrebbero pensato di fare utilizzando il cellulare. In quest’ottica per noi diventa fondamentale stringere rapporti diretti con gli operatori del settore. L’esperienza dello SkypePhone dimostra proprio che la sempre maggiore facilità d’uso dei servizi internet spinge massicciamente ad utilizzare con maggiore frequenza il cellulare. Le chiamate via internet favoriranno l’adozione di internet su cellulare, il che rappresenta un indubbio vantaggio per i carrier wireless che vogliano promuovere i propri piani tariffari basati su dati. Skype continua a offrire innovazioni per le piattaforme mobili, in considerazione del fatto che la maggior parte di coloro che accederanno a internet per la prima volta nei prossimi dieci anni lo faranno attraverso un terminale mobile. I risultati che abbiamo ottenuto sono semplicemente impressionanti, basti citare i numeri che confermano il successo del lancio di iPhone:

  • 1 milione di download nelle prime 36 ore
  • 2,5 milioni di download nei primi 14 giorni
  • In totale più di 2,8 milioni di download fino ad ora
  • Il più rapido download nella storia di Apple Apps Store!

In pratica, queste cifre rappresentano già il 10 % del totale dei possessori di iPhone e iPod. Naturalmente non dimentichiamo che Skype è già adesso disponibile sui cellulari basati sulla piattaforma open source di Google (Android) e quelli equipaggiati con Windows Mobile e i Blackberry di Research In Motion (da maggio)».

Come sono regolati i rapporti economici tra 3 e Skype?
«Non possiamo entrare nei dettagli degli accordi contrattuali con 3. Ma possiamo senz’altro affermare che i prodotti di 3 e quindi anche INQ1 hanno un grande obiettivo: portare sul cellulare degli utenti i servizi internet che effettivamente gli utenti desiderano utilizzare e non quelli che gli operatori e i produttori di terminali vorrebbero offrirgli. Vogliamo offire ai consumatori un’esperienza di internet libera da condizionamenti e davvero “open”, ovvero metterli in grado di scaricare qualsiasi applicazione su qualsiasi dispositivo e attraverso qualsiasi rete, quando e dove vogliono. In quest’ottica per noi diventa fondamentale stringere rapporti diretti con gli operatori del settore. Grazie a una partnership solida possiamo garantire la massima qualità e fornire tutte le nostre competenze sul VoIP».

Tutti ben sanno cosa Facebook abbia rappresentato per l’Italia negli ultimi mesi. Il social network ha visto nel nostro paese tassi di crescita impressionanti, raggiungendo in breve tempo milioni di persone e continuando ad imporre il proprio nome a casa, a scuola ed in ufficio (ove ancora permesso). Facebook è uscito dal solo immaginario geek ed è arrivato in tv, sui giornali, nelle deformanti notizie urlate dei telegiornali, ed il brand si è imposto come emblema primo di ciò che la rete può essere. L’INQ1 coglie tutto ciò che di positivo v’è in questo fenomeno e mette nelle mani degli utenti interessati la possibilità di trasformare Facebook non tanto in un riferimento su cui distrarsi ogni tanto, ma uno strumento da utilizzare ogni qualvolta lo si ritiene utile.

L’INQ1 porta Facebook in tasca così come lo SkypePhone portò a suo tempo Skype sul telefonino. Ciò che a livello di software era possibile da tempo, ora è anche accessibile: il prezzo “all inclusive” offerto da 3 Italia dona all’utente la libertà di usare l’applicazione senza preoccupazioni legate a costi, tariffe o cos’altro: lo si accende, lo si usa, e si sa che il tutto è già compreso nel prezzo finale previsto al momento della stipula del contratto. La grande novità sta in questo e nel fatto che Skype non è più la sola applicazione ad evidenziare le qualità dell’incontro tra la rete mobile e la rete Internet.

L’integrazione di Facebook con l’INQ1 permette di tener traccia delle attività della propria community, aggiornare il proprio status, immettere messaggi o rispondere a quelli altrui. L’elenco dei propri “amici” è integrato nella rubrica del telefono e gli scatti ripresi con la fotocamera del cellulare possono essere caricati direttamente sul proprio profilo. Il tutto ha anche funzione interattiva: nel momento in cui si riceve una chiamata, l’immagine visualizzata a schermo sarà corrispondente all’ultima immagine caricata dal chiamante sul proprio profilo Facebook.

«INQ1 è il primo cellulare di INQ che rivoluziona la user experience perché concentra in unico oggetto personale e tascabile le applicazioni Web preferite dalla gente. Molte persone ancora oggi limitano l’utilizzo del cellulare per chiamare e inviare sms. Tuttavia, queste stesse persone utilizzano quotidianamente Internet per comunicare attraverso Skype, lnstant Messaging, Facebook e e-mail. INQ1, per la prima volta, permette di integrare nel telefono le proprie reti di amici su Internet così che e-mail, la chat e le chiamate attraverso Skype, siano semplici da usare come una telefonata o un sms»: così Frank Meehan, CEO di INQ Mobile.

A suggello della partnership v’è altresì il sigillo di Mark Zuckerberg, il giovane rampante CEO di Facebook: «Siamo molto felici di lavorare con INQ Mobile per portare ai clienti una profonda integrazione dell’utilizzo di Facebook con l’uso del loro telefonino. Più di 30 milioni di utenti Facebook già accedono al sito attraverso apparecchi mobili. Questo numero si è quadruplicato nell’ultimo anno e ci aspettiamo che continui a crescere man mano che le persone prenderanno maggiore familiarità con telefonini come INQ1».

A monte di tutto v’è il gruppo che produce l’hardware, ha pensato al software, ha composto il design ed ha messo il tutto al servizio della connettività. 3, infatti, ha un elemento da sfruttare: la propria rete. Grazie ad essa può permettersi progetti del tutto alternativi a quelli degli altri carrier, ma per far ciò deve spingere l’idea di una telefonia mobile sempre meno “telefonica” e sempre più legata a quelli che sono i servizi tipici del Web.

Di qui, originariamente, l’idea dello SkypePhone. Già ai tempi la proposta era per molti versi rivoluzionaria. Trattavasi, però, di un’idea limitata al solo VoIP, non in grado probabilmente di catturare un quantitativo critico di utenti e limitandosi a convincere al cambio di carrier soltanto coloro i quali intendevano sfruttare i possibili grandi vantaggi derivanti dall’offerta composta su quel primo prototipo. Lo SkypePhone era un’opera incompleta basata su di un geniale connubio che non poteva però bastare a se stesso.

Oggi Skype è uno dei tanti servizi inseriti in un telefono molto più complesso e che basa sulla “dimensione social” il proprio motivo d’essere. Vincenzo Novari, amministratore delegato 3 Italia, sottolinea soprattutto quest’ultimo aspetto dell’offerta: «INQ1 è il primo cellulare pensato e realizzato per il social networking di massa e costituisce un formidabile aggregatore di servizi di comunicazione (dall’e-mail all’upload di foto sino all’instant messaging). INQ1 ha le stesse caratteristiche che hanno reso Facebook un fenomeno travolgente: è semplice da usare e rende efficace l’organizzazione della propria vita di relazione, mettendo a frutto uno schermo, quello del cellulare, che è il più personale e privato».

L’INQ1 è qui per portare avanti un concetto destinato a svilupparsi ulteriormente. L’hardware proprietario è una forzatura strategica, un modo per costringere produttori e carrier rivali a scendere a patti con il nuovo sistema proposto da 3. In Italia questa battaglia è esasperata dai numeri e dall’affezione che l’utenza nostrana nutre da sempre nei confronti della telefonia e che, da qualche mese ormai, ha dimostrato di nutrire anche nei confronti di un social network come Facebook. L’INQ1 incrocia le armi con la concorrenza e dalla sua ha Skype, Facebook, Last.FM e quanti altri: un bell’esercito, insomma.

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