Sviluppati dischi olografici da 500 GB

General Electric ha da poco portato a termine la realizzazione di un primo prototipo per immagazzinare 500 GB nello spazio di un disco ottico grande quanto un DVD. La nuova soluzione sfrutta l'olografia per utilizzare l'intero volume del disco per i dati
General Electric ha da poco portato a termine la realizzazione di un primo prototipo per immagazzinare 500 GB nello spazio di un disco ottico grande quanto un DVD. La nuova soluzione sfrutta l'olografia per utilizzare l'intero volume del disco per i dati

Grazie a una innovativa soluzione tecnologica, General Electric (GE) potrebbe presto rivoluzionare l’attuale panorama per lo storage dei dati. La famosa società statunitense ha da poco annunciato di aver sviluppato un nuovo disco ottico grande come un comune DVD, ma in grado di contenere una mole di dati pari a 500 GB grazie a una nuova tecnologia basata sull’olografia.

I dischi olografici realizzati da GE sfruttano un sistema per immagazzinare i dati differente dai tradizionali dischi ottici. Mentre per i DVD e i Blu-ray Disc è possibile utilizzare solamente la loro superficie per l’incisione delle informazioni, nei nuovi supporti olografici è possibile sfruttare l’intero volume dei dischi grazie alla tridimensionalità degli ologrammi. Questi elementi funzionano come minuscoli specchi in grado di rifrangere la luce del laser del lettore e consentire la decifrazione dei dati in essi contenuti. Ciò consente di organizzare più livelli di ologrammi su un unico disco, aumentandone considerevolmente la capacità per lo storage delle informazioni.

La nuova soluzione tecnologica proposta da GE non si discosta di molto dagli attuali sistemi
per immagazzinare i dati nei dischi ottici: il principio di funzionamento per l’incisione e la lettura dei dati è simile, ma aggiunge le enormi potenzialità offerte dagli ologrammi per estendere fino a 100 volte la capacità di un tradizionale DVD. Formati e soluzioni hardware simili potrebbero consentire ai nuovi lettori di mantenere un’alta compatibilità con tutti gli standard precedenti a partire dal CD per arrivare ai dischi ad alta definizione come i Blu-ray Disc.

«La nuova scoperta di GE costituisce un enorme passo avanti verso lo storage olografico di nuova generazione per i consumatori. Poiché i nuovi dischi olografici di GE potranno essere sostanzialmente letti e riprodotti utilizzando soluzioni simili a quelle dei lettori per i Blu-ray, la nostra tecnologia sarà in grado di spianare la strada per l’avvento di drive olografici economici, solidi e affidabili. Il giorno in cui potrete immagazzinare la vostra intera collezione di film in alta definizione su un solo disco in grado di supportare anche i formati ad alta risoluzione per la televisione in 3D è molto più vicino di quanto possiate immaginare» ha dichiarato con orgoglio Brian Lawrence, a capo dell’Holographic Storage Program per conto di General Electric.

Stando alle prime informazioni, il nuovo formato potrebbe essere disponibile in una prima versione commerciale tra il 2011 e il 2012. Lo sviluppo dei dischi olografici procede alacremente, ma occorreranno ancora diversi mesi prima di giungere a soluzioni valide, specialmente per il ramo consumer. Quando, e se, raggiungerà il mercato la nuova soluzione tecnologica di GE non dovrà solamente confrontarsi con i formati già disponibili come Blu-ray Disc, ma anche con le altre opportunità per lo storage e la distribuzione di contenuti per l’intrattenimento offerte dalla Rete.

Gli spazi per il nuovo supporto, con un costo stimato intorno ai 50 dollari per disco, potrebbero rivelarsi più stretti del previsto. Il team di sviluppo non sembra essere comunque impaurito dalla possibile sfida: nei laboratori di General Electric si mira anche alla realizzazione di un disco olografico da un terabyte.

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