Negli USA si pensa alle ADSL a consumo: quali ripercussioni sulla Web TV?

Dagli USA arriva una proposta che sicuramente farà discutere: si parla infatti di abolire, o quantomeno di rendere meno convenienti e quindi meno diffuse, le cosiddette tariffe ADSL Flat, ovvero quelle tariffe che, a fronte del pagamento di un canone fisso, consentono all’utente di stare collegato alla Rete senza alcu limite di tempo o di traffico Internet.

La motivazione alla base di questa scelta ha una sua fondatezza tecnica, dato che si è pensato a questa soluzione per far diminuire i volumi di traffico che potrebbero arrivare, nel giro di qualche tempo, a congestionare e quindi a rendere inservibile l’intera Rete.

Sotto accusa vi è l’uso massiccio di Internet per il peer-to-peer, ma a caricare la Rete oltre le sue possibilità contribuisce anche l’uso dello streaming video, un enorme flusso di dati che circolano sul Web e che, secondo gli operatori, deve assolutamente diminuire.

Una tendenza che, semmai dovesse essere presa in considerazione dalla maggior parte dei provider, potrebbe comportare un drastico calo di utenti per le Web TV e per i siti di videosharing. Andando a colpire un mercato nuovo ma di certo molto “promettente”, sia dal punto di vista delle possibilità per chi produce contenuti che da quello dell’utente, svincolato in un sol colpo dai rigidi formalismi della TV tradizionale.

Un mercato che proprio sui contenuti costi d’accesso ha una delle sue armi migliori, dato che per accedere ad una qualsiasi delle offerte delle tante Web TV basta una semplice connessione Flat di pochi Mega e si è subito abilitati alla visione.

Il nostro non vuole certo essere allarmismo, quanto una semplice riflessione sulle conseguenze di una tale soluzione. Proprio in questi ultimi tempi il Web sta riuscendo ad imporsi come piattaforma televisiva presso gli utenti e presso gli operatori, tanto che sono sempre di più le emittenti tradizionali che trovano nel Web un ottimo modo per integrare la loro offerta distribuita su altre piattaforme.

La speranza è quella di trovare un punto d’ incontro che riesca a salvaguardare la Rete e a consentire allo stesso tempo di far crescere il mercato della Web TV, magari scegliendo soluzioni meno drastiche e più compatibili con le attuali tecnologie.

Diversamente potremmo quasi parlare di passo indietro nel difficile percorso di “convergenza tecnologica” che vede in Internet un tassello fondamentale per la sua realizzazione effettiva.

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